SARRI PRIMA PUNTA ALLO SCUDETTO E POI DICE CHE TOCCA ALLA JUVE VINCERLO, PERCHE SI CONTRADDICE?

ACCUSA(PM LUIGI GIORDANO)

Mister Sarri dal ritiro di Dimaro ha fatto il famoso patto con i propri calciatori: puntare a vincere il campionato ed abbandonare le coppe pur di aver la testa e concentrazione per l’obiettivo grosso. Ha fatto il galletto fino a che il Napoli per tantissime giornate è stato in testa alla classifica, con disinvoltura non ha battuto ciglio e fatto turn over uscendo da due competizioni sicuramente piu’ alla portata rispetto al campionato come coppa Italia ed Europa League. Ora che il Napoli ha perso la vetta suicidandosi in casa con la Roma e non andando oltre il pareggio contro l’Inter, Sarri mostra tutto il suo nervosimo e frustrazione di uno non abituato a vincere. Parla di quinto fatturato, che non vi è l’obbligo di vincere e questo permane in capo solo alla Juventus. E lo fa rispondendo nervosamente alle domande dei giornalisti, ora il Sig. Sarri deve però prendersi le responsabilità. Ha voluto la bicicletta di puntare solo sul campionato seppure contro una squadra fortissima come la Juventus e ora pedali fino alla fine senza cacciare alibi di sorta

DIFESA(AVV. ANTONIO LEMBO)  

Da inizio stagione Sarri ha evidenziato quanto la Juventus fosse la squadra da battere. La squadra con l’allenatore hanno stilato un patto nello spogliatoio per tentare l’impresa di vincere uno scudetto che manca da quasi trent’anni, ricordando che a Napoli non abbiamo vinti decine ma solo due in 92 anni di Storia. Il Napoli non mollerà ma deve allentare la pressione su se stessa. Per questo le parole di Sarri non sono una resa ma un modo per togliere pressione ad un gruppo che a mano a mano che le settimane passavano e i media premevano cercando pregi ma anche difetti a questa squadra, si ritrovava sempre più con l’obbligo di vincere il campionato a tutti i costi. Le uscite dalle Coppe, che comunque sono avvenute non in semifinale ma ben prima, quindi non con la certezza di arrivare a giocarsela fino in fondo, sono figlie della “generosità “ con cui questa squadra ha cercato di regalare un sogno ai propri tifosi pensando di poter giocare al massimo la competizione nelle 38 giornate. Sono mancati però i fondi…quelli veri…quelli che ti donano energie quando ti servono…energie non solo fisiche ma anche mentali. E queste sarebbero dovute arrivare dal mercato. Non sono arrivate e quindi ora si continuerà a dare il massimo per arrivare fino alla fine senza rimpianti. Perché se si chiuderà ad oltre 95 punti e la Juve sforerà il muro dei 100…cosa potremmo mai rimproverargli. Una cosa deve essere sottolineata. Questa non deve essere una stagione fine a se stessa ma la base forte per un futuro sempre a questi livelli, magari osando di più per poter dire la propria non solo in Campionato ma anche nella altre competizioni.

Translate »