NAPOLI: UNA STAGIONE BUTTATA AL SAN PAOLO, VERO O NO?
ACCUSA(PM LUIGI GIORDANO)
Incredibile ma vero, una volta il fortino del Napoli era il San Paolo. Purtroppo non solo quest’anno ma da quando è iniziata la gestione Sarri si è sovvertito il trend. Strepitoso in trasferta con una serie di record incredibili invece rendimento casalingo non proprio all’altezza. In campionato sono due le sconfitte ed entrambe in casa contro Juventus e Roma. Due sono i pareggi casalinghi contro Inter e Fiorentina a fronte di un solo pareggio in trasferta a Chievo e nessuna sconfitta fuori casa. In coppa Italia si è usciti al San Paolo contro l’Atalanta cosi come due anni fa con l’Inter e lo scorso anno con la semifinale di ritorno in casa contro la Juventus. Lo stesso dicasi in Europa League, la qualificazione è stata compromessa con una sconfitta larga e clamorosa contro il Lipsia proprio al San Paolo. Onestamente una squadra corta e concentrata in trasferta, direi impeccabile. In casa con la voglia di strafare e di vincere invece la squadra ha dimostrato spesso di sbilanciarsi e di non essere sempre corta ed equilibrata. Non è possibile che anche l’allenatore non abbia valutato questa difformità di prestazione, non si può buttare la stagione in casa.
DIFESA(AVV. ANTONIO LEMBO)
C’era una volta il fortino del San Paolo ma anche c’era una volta una squadra che in trasferta era irriconoscibile e faticava ad imporre non solo il suo gioco ma a raccogliere risultati. Il Napoli ha costruito le sue fortune in questi ultimi due anni inanellando fuori casa una sera di risultati utili da record. Perché? Innanzitutto la mentalità della squadra è cambiata. Si va ad imporre il proprio gioco senza remore e con la consapevolezza della grande squadra. Stesso dicasi al San Paolo ma con una variante che sta facendo la differenza. Le squadre che vengono a Napoli difficilmente vengono a giocarsela e provano solo a chiudere gli spazi e a contenere. E questo vale non solo per le piccole ma anche per le grandi. Inter che viene a fare barricate e la stessa Juve che si chiude nel suo 4-5-1 segnando in contropiede e amministrando il vantaggio. La stessa Roma, tranne che nell’occasione del 1-2, ha segnato in ripartenza. Si questo deve crescere il Napoli che come accaduto sabato, si lascia forse troppo condizionare dalla foga di dimostrare oltre i suoi mezzi al caloroso pubblico del San Paolo, la sua forza. Diverso in trasferta dove si resta a volte più raccolti ed attendisti attendendo con il palleggio il momento per colpire. Questione solo di mentalità. Ci vuole la calma, virtù dei forti, per evitare di subire come con Juve e Roma, beffe tra le mura amiche. Nulla più.