APPROCCIO MOLLE ED UN BENITEZ “MAZZARRIANO” CHE NON SPERIMENTA NOVITA’

Diciamoci la verità, se non è crisi, poco ci manca. Il Napoli avrebbe dovuto accorciare in queste due partite di Campionato considerate favorevoli ed invece, contro Bologna e Chievo, sono arrivati due miseri punti. Ci stiamo sgolando da inizio campionato a sostenere la nostra idea di una rosa non adeguata, soprattutto a centrocampo, ma bisogna porre l’accento anche su un altro problema: l’approccio alla gara. Il Napoli visto nelle ultime uscite non sembra essere quello di inizio stagione. Parte sempre dimesso, a ritmi bassi e finisce col subire l’avversario. E’ capitato a Cagliari, con la Sampdoria, a Verona, a Bologna in Coppa con l’Atalanta ed anche con il Chievo. Un approccio troppo morbido, al di là del risultato non sempre negativo. Ricordiamo un Napoli soccombere per un intero primo tempo a Cagliari, con la Sampdoria che ebbe un predominio territoriale fino al gol degli azzurri, a Verona idem ed il resto con Bologna, Atalanta e Chievo è storia recente. Quando poi il ritmo cala, soprattutto nel secondo tempo viene fuori il maggior tasso tecnico di alcuni interpreti azzurri. Un Napoli che non riesce inoltre, al di là della partita di Tim Cup, a ribaltare il risultato. Quando è andato sotto è riuscito al massimo a pareggiare in Campionato. Il Napoli di inizio stagione, dunque, è solo un ricordo. La squadra in grado di imporre il proprio gioco ed il proprio ritmo anche ad avversari blasonati come Dortmund ed Arsenal è ormai solo un ricordo. Qual è il motivo di quest’involuzione? Sono gli avversari che ci hanno studiato ed hanno preso le contromisure, si tratta di un calo atletico oppure di problemi di rosa o tattici? Beh, di sicuro, un problema di centrocampo,  già segnalato diverse volte ci sta.  Un po’ per l’assenza di Zuniga e Mesto che accorciavano meglio i reparti, un po’ per le caratteristiche dei suoi interpreti in quella zona del campo (Inler e Dzemaili non hanno né il dinamismo, né la tecnica necessaria per alzare i ritmi) ma anche per un limite tattico ci si pone sempre in inferiorità numerica ed il Napoli finisce con il soccombere . E’ capitato anche a Bologna dove c’erano Pazienza e Perez e non Pogba e Vidal! Esasperando il ragionamento ci viene da pensare che al di là degli uomini, di certo il Bologna ed il Chievo non sono superiori alla rosa azzurra, è diventato anche un problema tattico. Benitez dovrebbe smettere di comportarsi alla Mazzarri e regalare un tempo agli avversari. Deve studiare le contromisure giuste per partire alla grande e mettere subito il risultato in cassaforte.  Riferendoci ad una citazione di Akhenaton: Il saggio dubita spesso e cambia idea. Lo stupido è ostinato, non ha dubbi. Conosce tutto fuorché la sua ignoranza. Siamo sicuri che Benitez  non sia né stupido né ostinato e, quindi, ci aspettiamo che sappia mettere mano a questa situazione e riparare i problemi di approccio manifestato dalla squadra sia con qualche uomo più tecnico e fresco vedi Jorginho, sia con qualche mossa tattica (arretramento di Hamsik sulla metà campo) in attesa dell’aiutino che certamente arriverà dal mercato.

 

 

 

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