RIPERCORRIAMO I PRECEDENTI TRA AZZURRI E OROBICI AL SAN PAOLO

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Contro l’ Atalanta, il 3 dicembre 1989, nella magica stagione del secondo scudetto, quel piccolo grande genio del calcio soprannominato in Inghilterra “ Magic Box “ ( la scatola delle magie ), al secolo Gianfranco Zola da Nuoro, realizzò il suo primo gol in serie A, esattamente al minuto quarantotto. La gara, come si suo dire, era in “ ghiaccio “, visto che gli azzurri si trovavano già in in vantaggio per 2 –0, grazie ad un gol da fuori area di Crippa al 9° ( per la verità con la generosa collaborazione del …portiere Ferron ), bissato da un rigore di Careca al 28°. Quel giorno D.A. Maradona, scelse di non sottoporsi alla quasi abituale tortura dell’ iniezione di novocaina, necessaria per le sue caviglie martoriate dai difensori avversari, che poi però a fine partita, gli provocava dolori lancinanti. Ma Diego per il Napoli faceva di tutto e di più, ben sapendo comunque che la sua maglia era in ottime mani, cosicché tranquillamente si accomodò in panchina. Zola, ricevuta la palla da Crippa appena all’ interno dell’ area, si voltò di scatto, e con una morbida palombella a giro, bruciò per la terza volta la rete atalantina, facendo urlare di gioia l’ intero S. Paolo, estasiato da quella prodezza di stampo maradoniana. Il match poi si concluse 3 –1, senza essere messo più in discussione. Fu n altro importante tassello verso la conquista del tricolore – bis.

Sono esattamente 40 i precedenti fra Napoli ed Atalanta, con una netta prevalenza a favore degli azzurri, che si sono imposti in ben 28 occasioni, contro solo tre vittorie ospiti e nove pareggi. La serie comincia il lontano 25 marzo 1938, ed il Napoli, con un gol di Gerbi al 25°, s’ impone per 1 –0. Dopo il 4 –1 del 1940 –’41, l’ anno dopo ( esattamente il 1 –3 –1942 ), agli azzurri non bastò ad evitare la B la vittoria per 3 –0, visto che a fine stagione, sarà proprio l’ Atalanta a salvarsi per un sol punto, a danno del Napoli. Nel 1952 invece, la gara assunse un sapore particolare, visto che il calendario si divertì a proporre per la 1° giornata di campionato proprio Napoli – Atalanta, all’ indomani del clamoroso passaggio di “ Mister 105 milioni “, al secolo Hasse Jeppson dagli orobici al Napoli di Achille Lauro. Quel giorno lo svedese non segnò ( finì 2 –0 con reti di Amadei e Vitali ), ma il 27 –9 –1953, Jeppson non ebbe pietà della sua ex squadra, tanto da realizzare addirittura 4 gol in un entusiasmante 6 –3, che vide dall’ altra parte Bassetto, mettere a segno una tripletta. Anche l’ anno dopo Jeppson si rese protagonista, realizzando la rete decisiva all’ 82°, ma niente poté “ ‘O Banco è Napule “ nel 1955 –’56, stagione della prima vittoria dell’ Atalanta, che vinse per 3 –0, grazie a ben due autogol di Comaschi e Ciccarelli, oltre ad un gol di Bassetto, che, sino ad oggi ( anche se Doni sta per superarlo ) è ancora il cannoniere numero 1 dei lombardi di tutti i tempi. Dopo altre tre vittorie e due pareggi, arriviamo al 17 ottobre 1965, giorno del primo gol di Omar Sivori con la maglia azzurra; in quel match però, la vedette fu Josè Altafini, autore di una tripletta nel 5 –1 finale, in uno stadio letteralmente impazzito di gioia. Altafini fu protagonista pure in altre tre occasioni ( ’68, ’69 e 1972 ), andando sempre in gol ( 1 –0, 2 –0 e 2 –1 ), dopo il rotondo 3 –0 del 1966 –’67 ( due gol di Canè ).

Il 29 –10 –1978, il pubblico napoletano capì l’ importanza d’ avere in porta un “ Giaguaro “ come Luciano Castellini, capace di neutralizzare a Paina il rigore del possibile 1 –1, prima del 2 –0 messo a segno da Beppe Savoldi, dopo l’ iniziale vantaggio firmato da Pellegrini. Erano i primi tempi del “ Vinicio – bis “. Gli anni di Diego, si aprirono invece con un doppio 1 –0 ( in gol Bertoni con una magnifica semi-rovesciata, e Renica ), prima del rocambolesco 2 –2 nel campionato del primo scudetto ( 19 ottobre 1986 ); azzurri in vantaggio con Volpecina, pareggio di Cantarutti ( favorito da una grossa indecisione di Garella ), Napoli di nuovo in vantaggio con un penalty trasformato dal “ Pibe de oro “, ma a dieci minuti dalla fine ecco il patatrac : Garella sbaglia una rimessa dal fondo, ne approfitta Incocciati che dal limite ( grazie anche al maldestro tuffo del portiere torinese ) lo brucia, con l’ Atalanta che nel finale sfiorò anche il clamoroso successo, su un Napoli, improvvisamente frastornato dall’ inaspettato pareggio avversario.

Per il primo turno del campionato 1988 –’89 , ecco scendere a Napoli la neo – promossa Atalanta di Mondonico, che imbriglierà gli azzurri sino al 91°, quando, grazie ad un abile colpo di…mano di Diego, il giovanissimo Giacchetta di testa regala a Bianchi una vittoria ormai insperata. Dopo il già ricordato 3 –1 del 1989 –’90, il Napoli vince per 2 –0 nel 1990 –’91 ( Silenzi e Renica ), mentre, ancora nella prima giornata dell’ anno dopo ( 3 –9 –1991 ), il Napoli di Ranieri grazie ad una magica punizione di Zola a sei minuti dal termine, riuscì a partirein campionato con il piede giusto, bissando il successo con il minimo scarto pure nel 1992 –’93 ( in gol Policano ). Viceversa, nell’ anno di Lippi ( che arrivava proprio dall’ Atalanta ) , con una scoppiettante ripresa, gli azzurri si impongono per 4 –0, con ancora “ Rambo “ Policano protagonista, autore di due gol. Dopo il 2 –0 ( Boghossian e autorete di Paganin ) del 1995 –’96, arrivano due successi consecutivi per l’ Atalanta, entrambi per 1 –0, firmati da Pippo Inzaghi e da Nicola Caccia, fresco ex azzurro. Nel 1998 –’99, per la prima volta nella sua storia, l’ incontro si disputa in B, terminando 0 –0, mentre nel 1999 –’00, a braccetto, Napoli ed Atalanta compiono il balzo in A. Di sera al S. Paolo, dopo soli 10 minuti, Roberto Stellone firma il gol decisivo per la “ Novellino band “. Sono invece finiti a reti bianche gli ultimi due incontri, nel 2001 in A, e nel 2004 nella serie cadetta. Ora, ci sembra proprio il caso, che la tradizione riprenda ad essere rispettata, specialmente dopo la scoppola di Catania…               

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