NAPOLI- LAZIO 20/05/73 (1-0)
Da dove nasce l’ atavica rivalità che divide le tifoserie di Napoli e Lazio, unite oltre che dalla relativa vicinanza, anche dagli stessi colori sociali ?. Il tutto nasce dalla bellezza di trentasei anni fa, e precisamente dal 20 maggio 1973. In quel campionato 1972 –’73, la Lazio guidata da Maestrelli in panchina, e da Wilson e Chinaglia in campo, con grande meraviglia da parte di tutti, da neo promossa ( caso mai avvenuto prima finora in Italia ), si trovò a giocare l’ ultimo incontro della stagione in piena corsa per il titolo, a pari punti con la Juventus, ed appena una lunghezza sotto al Milan di Rivera, che già pregustava lo scudetto della stella. Il suo gioco frizzante a viso aperto, senza timore dell’ avversario, che ricordava quello dell’ Olanda di Cruyff, aveva generato il “ miracolo “ applaudito con simpatia da tutta Italia. Il Napoli invece, all’ ultimo atto della gestione Chiappella, vivacchiava a centro classifica, più vicino alla coda che alla vetta, specchio inesorabile di una stagione modesta e priva d’ acuti. Per la 30esima ed ultima giornata, in programma in quel soleggiato pomeriggio di maggio, al San Paolo c’ era proprio Napoli – Lazio, con le “ aquile “ bisognose ( al contrario degli azzurri ) di un successo, per poter ancora avallare sogni tricolori. Nel match d’ andata però, vinto imperiosamente dalla Lazio per 3 –0, nel finale erano scoppiate roventi polemiche fra Vavassori e Rimbano da una parte, e Chinaglia e Wilson dall’ altra, con auguri di finire presto in B, e propositi non proprio amichevoli dall’ altra in vista del ritorno. L’ atmosfera, già surriscaldata nella settimana precedente la gara, divenne elettrica nella mattinata della Domenica, a causa di un vero e proprio assalto perpetrato ai danni del pullman della Lazio, bersagliato nel suo tragitto verso lo stadio, da lanci di pietre, bottiglie e chi più ne ha più ne metta. Negli spogliatoi, tanto per gradire, scoppiò una vivace discussione fra Maestrelli e Wison nei confronti di Valvassori, quel giorno come a Roma, marcatore dello spauracchio Chinaglia. Infervorati, gli azzurri disputano di gran lunga il miglior match della stagione, al contrario di una Lazio stranamente bloccata e poco incisiva. Già al 27° Damiani, servito al bacio da Vavassori (sempre lui ! ), aveva battuto Pulici, ma il gol fu annullato per un dubbio fallo dell’ ala azzurra nei confronti di Oddi. Il primo tempo si chiuse così sullo 0 –0. All’ epoca “ Tutto il calcio minuto per minuto “ raccontava le partite solo a partire dal 2° tempo, cosicché, quando Enrico Ameri da Verona, annunciò che il Milan era inaspettatamente sotto per 3 –1, i numerosi sostenitori capitolini cominciarono a far sventolare le proprie bandiere all’ impazzata, speranzosi in un clamoroso sorpasso, visto che anche la Juventus era in svantaggio a Roma contro i “ cugini “ per 1 –0. Quindi all’ intervallo la classifica era la seguente : Milan e Lazio 44, Juventus 43. Leggenda vuole che negli spogliatoi, prima di riprendere il gioco, Wilson si avvicinò a Juliano, e gli domandò che sì insomma, era proprio necessario che il Napoli continuasse a battersi alla morte ?. Sempre secondo le voci di popolo, la risposta fu : “ Qualcun’ altro è arrivato prima “. Fantasia o verità, non lo sapremo mai… La Lazio ringalluzzita dalla catastrofe del Milan, riparte a spron battuto, ma ben presto è il Napoli a fare la partita, ed a sfiorare ripetutamente il gol, con ben due salvataggi sulla linea effettuati da Oddi e Wilson, su conclusioni di Rimbano e Canè, ed una grossa parata di Pulici su un tiro maligno dello stesso Canè. Nel frattempo la Juve ha pareggiato i conti, portandosi in testa alla classifica assieme alle altre due. Si profila un meraviglioso spareggio a tre, ma al minuto 87°, con una gran botta dal limite Antonello Cuccureddu realizza il 2 –1 per la Juventus. Le residue speranze della Lazio svaniscono del tutto al minuto 89°, quando, a seguito di una discesa di Vavassori, Juliano serve in area Mariani, troncato da Oddi. La palla però ha uno strano rimbalzo, e per “ Flipper “ Damiani è un gioco da ragazzi mettere in rete per l’ 1 –0 conclusivo, strameritato dagli azzurri. Il Milan alla fine cede per 5 –3, e così la Juve può cucirsi sul petto il simbolo del 15° scudetto, al termine di uno dei più bei campionati di sempre. Chinaglia nervosissimo uscì dal campo facendo le corna prendendo a calci tutto quel che gli capitava a tiro. Si rifarà l’ anno dopo, trascinando la Lazio al primo storico scudetto. Da allora però, fra Napoli e Lazio…
STATISTICHE
Napoli – Lazio si è giocata in 53 occasioni ( 1 in B ), con un bilancio nettamente favorevole agli azzurri, vincitori in 25 incontri, contro 19 pareggi e sole 9 sconfitte. L’ ultima vittoria della Lazio è del 12 maggio 2001 con il pirotecnico punteggio di 4 –2, con doppiette di Amoruso per il Napoli e Crespo per la Lazio, e reti finali per gli allora campioni d’ Italia in carica di Nedved e Ravanelli. Anche l’ ultimo pari, quello recente del 20 gennaio 2008 è stato ricco di gol : 2 –2, con Marek Hamsik ad aprire e chiudere le marcature, con in mezzo le reti laziali di Ledesma e Pandev. Il Napoli non vince invece dal 22 dicembre 1996. Quel giorno decisivo con un colpo di testa fu Andrè Cruz giusto al 90°, dopo un incontro largamente dominato dalla Lazio di Zeman. E se finisse così anche Domenica ?