NAPOLI- FIORENTINA 17/09/1989

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Tutta Napoli lo aspettava a braccia aperte. L’ unico, inimitabile, immarcescibile D. A. Maradona, dopo mesi di polemiche e dietro front ( torno, non torno ), accompagnate dallo sfogliar insistente di margherite , quel pomeriggio del 17 settembre 1989, faceva finalmente in occasione di Napoli – Fiorentina ( V° giornata )   il suo ritorno al S. Paolo, sedendosi però inizialmente in panchina, scanzonatamente entrando in campo con gli scarpini da gioco appoggiati sulla spalla, e con una barba lunga da far invidia a quella di Bud Spencer. Cos’ era successo ? Successe che il “ Pibe de oro “, clamorosamente per tutta l’ estate si era rifiutato di rientrare a Napoli, chiedendo insistentemente di essere ceduto al Marsiglia del funambolico presidente Bernard Tapie, che aveva messo a disposizione ponti d’ oro pur d’ averlo. I motivi, all’epoca apparentemente inspiegabili, vennero in seguito impietosamente messi alla luce dopo la squalifica subita da Diego nel 1991. L’ argentino, prigioniero ormai da troppi vizi, desiderava allontanarsi dai tentacoli di una Città che, soffocandolo di troppo amore, lo spingeva ( costringeva ? ) ad uscire sempre di notte, con tutte le conseguenze negative del caso. A dire di Maradona, il Presidente Ferlaino qualche tempo prima, promise d’ accontentarlo nel caso il Napoli fosse riuscito a vincere la coppa Uefa edizione 1989 ( cosa che puntualmente avvenne ). Ma poi, temendo le inevitabili devastanti conseguenze che sarebbero insorte, preferì far rimanere tutto com’ era. Oltretutto, in quell’ inizio di stagione, agli azzurri vennero a mancare pure i brasiliani Careca ed Alemao, impegnati nella qualificazioni per i mondiali 1990. Il nuovo Napoli di Albertino Bigon però non si disunì, anzi ; guidato dalla forte pattuglia di “ italiani “ ( a cui s’ era aggiunto anche il grande Zola ), conquistò ben 7 punti in 4 partite ( vigeva la regola dei 2 punti ), presentandosi al match contro la Fiorentina dell’ astro nascente Roberto Baggio, primo in classifica. I brasiliani avevano già fatto ritorno la domenica precedente, nella vittoriosa trasferta di Verona ( 2 –1 ).

La gara rivelò da subito difficoltà alte come montagne; alla fine del 1° tempo, i viola guidati in panchina da quel gran gentiluomo di Bruno Giorni, si trovarono in vantaggio per 2 –0, grazie ad una doppietta di Baggio che prima andò a rete  slalomando fra le maglie dell’ intera difesa ( compreso Giuliani ) meritandosi pure gli scroscianti applausi dell’ intero stadio, e poi raddoppiò su rigore da lui stesso provocato per un fallo commesso da Renica. All’ inizio della ripresa, accolto dalle ovazioni di tutti, ecco scendere in campo Diego, il quale, forse perché ancora “ freddo “ , fallì subito un rigore. Il capitano però non si perse d’ animo, e fu lui stesso a guidare la clamorosa rimonta, che si concretizzò grazie a Renica, Careca, ed ( con un magistrale assist di Maradona ) a Corradini, in piena zona – Cesarini, per un esaltante 3 –2 finale. Fu un importantissimo mattone nella costruzione del 2° scudetto…

BILANCIO

Discreto  è il bilancio azzurro nelle gare casalinghe con i viola di Firenze:  in 60 confronti ( uno in B ) , gli azzurri hanno avuto la meglio solo in 26 occasioni, subendo 14 sconfitte con il contorno di ben 19 pareggi. L’ ultima vittoria ospite risale alla stagione 1995 – ’96 : 2 –0 con rete di Orlando preceduta da un autogol di Tarantino. L’ ultimo pareggio è del 2003 –’04 in serie B per 2 –2, mentre l’ ultimo successo napoletano porta la firma di Ezequiel Lavezzi, che firmò entrambi i gol del 2 –0 del campionato ultimo scorso ( 2007 –’08 ). E’ un precedente che per Domenica fa ben sperare…

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