NAPOLI – SIENA: TRA RISCATTO E VENDETTA

Il Napoli è tornato sulla Terra, tutto sommato non c’è niente di nuovo o di anormale, prima o poi sarebbe accaduto; il problema, però, è l’impatto che squadra e società hanno dovuto assorbire in poco tempo e soprattutto alla luce di un periodo non certo facilissimo.

La sconfitta di Milano contro la corazzata Inter, ha sollevato vari polveroni che ben presto hanno avvolto quella brezza cristallina che solo la gioventù poteva creare; tutto ad un tratto, il Napoli è alla ricerca di se stesso dopo un dovuto calo fisico e qualche scelta del tecnico non proprio comprensibile, a questo si aggiunge una mentalità che da sempre regala sorrisi a denti stretti. Tecnico e squadra sono accusati di scarsa cattiveria agonistica, di paura e sudditanza, situazione che non va giù al Presidente De Laurentiis, sempre più portavoce di un’intera piazza, che provvidenzialmente ha tuonato “Attaccare, Attaccare, Attaccare”, un verbo non ancora rientrato nelle grazie del tecnico friulano che comunque mantiene idee e fede alla sua voglia matta di “prima non prenderle”. Certamente non è che il Siena stia meglio, i toscani godono si di una posizione centrale in classifica, senza dubbio ottima visto gli obiettivi societari, ma in campo esterno la squadra di Marco Giampaolo ha portato a casa l’intera posta in palio in un sola occasione (il 23 Novembre a Verona contro il Chievo), ma anche il segno X è fermo al singolo gettone conquistato il 21 di Settembre dopo l’1 a 1 in casa del Lecce, per il resto cinque sconfitte in altrettante trasferte.

Quella di domenica sarà comunque una gara dal sapore: in casa Napoli, oltre ai problemi già precedentemente descritti, nell’ultima settimana hanno tenuto banco i casi “Procuratori” e le parole di Blasi che ha chiaramente detto di non aver gradito la scelta del tecnico dopo la sua esclusione in quel di San Siro, tant’è neanche il presidente è rimasto in disparte nella questione ingaggi, un discorso alquanto complesso che si può snodare tra etica e ambizioni; in casa Siena, invece, c’è un uomo a cui l’ingaggio, almeno per domenica, non interessa in modo particolare, bensì la soddisfazione di togliersi un dente avvelenato nei confronti di Reja: Emanuele Calaiò.L’attaccante palermitano, indiscusso protagonista della doppia promozione dalla C alla massima Serie, ama Napoli intesa come città e squadra, il suo esilio forzato passa dalle idee del tecnico che mai ha amato un ragazzo capace di segnare 40 gol in 112 presenze e nel momento più delicato della gestione De Laurentiis – Marino. Tutto questo farà da sale sulla pietanza per una sfida che si preannuncia difficile e preziosa: il tecnico senese, Marco Giampaolo, ha già individuato nel gioco dei singoli la vera forza del Napoli e cercherà di contrastarla con il suo 4-3-1-2 nonostante le assenze di Eleftheropoulos e Ficagna : portiere Curci (85); difesa a quattro in linea con Zuniga (2) sulla destra, Portanova (90) e Rossettini (13) nel mezzo; Del Grosso (30) sulla sinistra; trio di centrocampo formato da Vergassola (8), Codrea (5) che ha smaltito l’infortunio ma che comunque resta in ballottaggio con Coppola, e Galloppa (14) osservato speciale di Pierpaolo Marino; Kharja (10) si muoverà alle spalle delle due punte Maccarone (32) e Ghezzal (18) con qualche chance anche per Calaiò. Ballottaggi: Codrea 60% – Coppola 40%; Ghezzal 60% – Calaiò 40%

Il Siena fa del gruppo la sua arma migliore e i meccanismi ben accurati da Giampaolo posso creare qualche difficoltà essendo una squadra che gioca quasi a memoria: la difesa non è irresistibile essendo piuttosto leggera, solo Portanova può garantire una certa fisicità, e anche piuttosto lenta; il centrocampo nutre di buona qualità nel palleggio e nell’inserimento, ma spesso diventa prevedibile visto che il gioco passa perlopiù nella vena del regista centrale (Codrea o Coppola in questo caso); l’attacco vive di una certa pericolosità, Maccarone sembra aver superato il momento difficile in zona gol mentre Ghezzal ha dimostrato buona qualità sia nel gioco in velocità che sulle palle alte, naturalmente diventa pericolosa la voglia di rivalsa in Emanuele Calaiò sempre pronto ad essere protagonista.

Come già detto, il Presidente del Napoli ha urlato la sua voglia di attaccare e vincere senza ricorrere a barricate poco spettacolari e di poca sostanza dato l’altissimo numero di gol incassati, ciò nonostante Edy Reja non muoverà il suo 3-5-2: Navarro (30) potrebbe rilevare Iezzo nel caso in cui il portiere partenopeo non riuscisse a smaltire i problemi alla schiena; in difesa si rivede Santacroce (13) con Cannavaro (28) e Contini (96) anche se resta forte la candidatura di Rinaudo; a centrocampo potrebbe tirare il fiato Maggio dirottando Mannini (77) sulla destra con Vitale (3) a sinistra, nel mezzo Blasi (8), Gargano (23) e Hamsik (17); ballottaggio anche per il compagno di Lavezzi (7) in avanti con Denis (9) leggermente favorito Ballottaggi: Navarro 65% – Iezzo 35%; Contini 70% – Rinaudo 30%; Mannini 50% – Vitale 30% – Maggio 20%; Denis 65% – Zalayeta 35%Il Napoli è sicuramente superiore qualitativamente rispetto agli avversari, ciò nonostante la squadra azzurra ha da sempre palesato enormi difficoltà nell’impostare un gioco produttivo contro formazioni pronte a chiudersi per ripartire in contropiede; essenziale sarà l’apporto di Hamsik che potrebbe godere di grandi spazi nelle ripartenze trovandosi di fronte, uomini in grado di inserirsi e scoprire il reparto; Denis potrebbe dominare l’area di rigore senese essendo molto più roccioso dei quattro avversari così come Lavezzi e Gargano in possesso di una velocità difficilmente controllabile per il Siena.Dopo tutto si sa, chiacchiere e musi lunghi si fermano alla domenica mattina, perché quando l’arbitro da il fischio d’inizio, in campo scende voglia e grinta mentre la moneta…resta in banca.

Ultima sfida: 27 Aprile 2008, 35^ Giornata: Napoli – Siena 0-0

Ex Napoli: Gianello, Rinaudo

Ex Siena: Manitta, Portanova, Calaiò

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