NAPOLI – CAGLIARI: SPUTTANAPOLI, ATTO TERZO!

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Non parleremo della partita. Effettivamente non interessa a nessunoParleremo di Napoli – Cagliari e non parleremo di Napoli – Fiorentina. Parleremo, questo si, di ciò che è accaduto prima della gara con i viola e tutto lo schifo venuto fuori poi.

Ma cosa è accaduto? I testimoni dicono una cosa, le forze dell'ordine ne confermano una parte anche se in modo poco convincente, i media e vari burattini da strapazzo parlano totalmente di altro. Immaginiamo di essere stati in Polinesia per un giorno e l'unico contatto con la propria casa fosse la tv, cosa avremmo pensato? Semplice. Una persona, un ultras del Napoli con una maglia vergognosa si è svegliato una mattina e ha deciso di rompere le uova a tutti decidendo se far disputare o meno una partita di calcio. Quel tifoso, quel pezzo di Napoli, comanda negli stadi, è una vergogna, figlio di un pregiudicato, violento, sanguinario, camorrista, barbaro. In lontananza senti di un ragazzo sparato alle spalle, ma non si sa da chi, forse proprio da quell'omaccione, chissà. Parte così la caccia allo sputtanamento, l'ennesimo allo stesso protagonista come il terzo capitolo di una trilogia che, siamo sicuri, non si fermerà qui. Addirittura se ne parla nei talk show e in tutta Europa e tutti iniziano a giudicare come fossero custodi della verità, sapienti protettori del destino.

Stop. Spegniamo la tv e guardiamoci intorno. Cos'è successo davvero? E' successo che per l'ennesima volta la nazione Italia si è dimostrata inadatta perfino ad organizzare un evento sportivo nascondendo i propri mali sotto il tappeto utilizzando lo stereotipo più comune e vendibile. Si, è successo questo e non è difficile capirlo. Ci si è nascosti dietro un dito e fortunatamente c'è chi riesce a guardare aldilà del proprio naso imparando a pesare e capire ciò che viene mostrato e venduto. Per la nazione, tutta, il grande problema, la grande vergogna, è la "trattativa" per dare il via libera alla gara tra Hamsik, capitano azzurro, le forze dell'ordine e Gennaro De Tommaso, "Genny 'a carogna". Sono bastate delle immagini, vederli parlare per arrivare alla conclusione, le parole non sono servite, poi gli ingredienti si costruiscono. Il vero problema, invece, non va sottolineato perchè non si può dimostrare palesemente, e comunque ci sono riusciti, di essere non all'altezza di fare qualsiasi cosa. Gennaro, nome prettamente napoletano, il soprannome è un incentivo di vendibilità, "'a carogna", fa molta scena, la maglia, la scritta sulla stessa, i tatuaggi e quel viso incattivito sono adeguati. Basta e avanza per vendere l'ennesima omertà italiana! Molto più vendibile di un imboscata attrezzata da un personaggio di 48 anni, un ebete soprannominato "Gastone", che insieme ad altri 50 inetti hanno attaccato non una tifoseria avversaria, ma una tifoseria che non c'entrava nulla con loro forse per sfogare i zero titoli stagionali o forse perchè semplicemente non si è degni di essere chiamati uomini! Sommiamo queste persone e capire quanto ossigeno ha sprecato il mondo in questi anni. Poco importa, perchè "Genny" che da oggi potremmo chiamare "Genny il salvatore della faccia altrui" oppure "Genny miniera d'oro" per i burattini televisivi! Le forze dell'ordine, poi, provano a spiegare l'accaduto. Poco credibile in verità, ma comprensibile e, con grande sincerità, comprensibile: difficile ipotizzare che questo "Gastone", povero quel personaggio Disney che si ritrova quel nome, per quanto stupido potesse da solo affrontare un intero gruppo di tifosi o attaccare gli stessi, molto più plausibile invece quanto riportato da molti testimoni che raccontano di almeno cinquanta, se non molti di più, tifosi della Roma a suo seguito. Ora l'Italia pensa "povero Gastone, attaccato da gli barbari" dimenticando che questo essere ha creato un precedente assoluto per il calcio utilizzando una pistola per colpire alle spalle, oltretutto, un ragazzo di una tifoseria avversaria. Maledetto sia Genny che grazie ad una maglia è diventato il personaggio del giorno, il simbolo di tutto ciò che NON è accaduto ma che viene inventato per sparlare, sparlare e sparlare ancora senza un briciolo di dignità personale e per il lavoro che svolgono. La Rai, televisione nazionale pagata dal popolo, ANCHE DAI NAPOLETANI, che disinforma, diseduca, non diverte; Mediaset, avvoltoi degli speciali costruiti ad hoc. Poi ci sono alcuni quotidiani, uno tra questi è Tuttosport, definito quotidiano solo per la cadenza temporale, che attacca dopo la Juventus volle giocare lo stesso dopo l'Heysel, dopo l'amichevole Polonia – Italia totalmente inutile si disputò lo stesso nonostante i morti di Nassirya, parlano loro che di scheletri ormai ne abbondano.

Basta. Non se ne può più. Venerdì sera si aprì un dibattito sul fischiare o no l'inno italiano: "Bisogna essere superiori. Bisogna essere seri". La superiorità è stata ampiamente dimostrata dalla madre di Ciro Esposito che perdona, PERDONA,  quel De Santis…lo perdona! Seri, bene, allora seriamente, cos'ha fatto questo paese per meritarsi gli applausi? Cosa accomuna il tricolore a Napoli? Cosa è riuscito a fare per meritarsi di rappresentare la gente, il popolo, il cuore di questa gente? Nulla! Sotto ogni punto di vista! Economico, politico, sociale, storico, culturale…sportivo! Smettiamola dio fare i perbenisti. Ciò che è accaduto sabato è l'emblema di questo paese e perfino le istituzioni si sono sfogati sulla "trattativa" (che qualcuno la dimostri concretamente vista la bocca larga!) nascondendo la mancata tutela della tifoseria in trasferta, la mancata organizzazione preventiva, la mancata presa di responsabilità su ciò che è accaduto, ma proteggendo, questo De Santis protagonista in passato di sanzioni, vicende, incidenti e di una trattativa vera, nel 2004, che con una falsità ignobile bloccò Lazio – Roma. Quella è la trattativa, ma meno vendibile di "Genny", non il martire, non la vittima, ma neanche il carnefice, il camorrista, il sequestratore. SputtaNapoli, conviene, ma c'è chi è carogna di soprannome e lo è di fatto…ma non parla napoletano!

 

Cagliari. Formazione (4-3-2-1) Avramov (25); Perico (24), Rossettini (15), Astori (13), Avelar (8); Conti (5), Dessena (27), Eriksson (16); Sau (9), Cossu (7); Ibarbo (23)

All. Ivano Pulga

Indisponibili. Pinilla, Vecino

 

Napoli. Grazie Rafa per la Coppa Italia! Forse, adesso, potrei scrivere anche tu un libro o forse una vera e propria enciclopedia. Magari il primo dei tanti successi che verranno!

Formazione (4-2-3-1) Reina (25); Zuniga (18), Henrique (4), Fernandez (21), Ghoulam (31); Inler (88), Jorginho (8); Callejon (7), Hamsik (17), Mertens (14); Pandev (19)

All. Rafa Benitez

Indisponibili. R. Albiol, Higuain, Rafael

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