L’ASSURDO STRISCIONE? SOLO UNA PROVOCAZIONE

Napoli – Livorno, il giorno dopo. Quattro a zero e ritorno alla vittoria, si prospetta un inizio settimana positivo, raggiante, con la testa allo scontro diretto in casa della Roma capolista capeggiata da Garcia e Totti. Si attendono le chiacchiere da bar: chi ha sbagliato cosa, chi ha cambiato la partita e quando, esaltazione mista a contenimento e frenetica attesa. Niente di tutto questo. Il risveglio napoletano non è stato il solito. Bocche serrate per nascondere il digrigno dei denti, occhi scuri e cupi che certifichino come il pensiero sia rivolto a quella sensazione di tradimento e ingiustificabile incoerenza di chi, fino a quel momento, mostrava quella stessa parola a chiare lettere.Tutto parte da quel momento in cui la Curva B espone uno striscione, uno dei tanti, ma stavolta incapace di passare inosservato soprattutto agli occhi della stessa Napoli: "Napoli colera, e adesso chiudeteci la Curva". Il sangue rivolle. Perchè quello striscione? Cosa vuol dire? Dove si vuole arrivare?Nel tentativo di spiegare la situazione senza azzardare inutili giudizi, abbiamo ascoltato la testimonianza di alcuni assidui frequentatori della Curva B che da anni si mescolano con i gruppi organizzati a sostegno della maglia azzurra: "Non tutti hanno capito il senso di quello striscione e di quei cori. Probabilmente sono meno attenti di quello che vogliono far credere. Il concetto è la provocazione sottile, forse troppo, ma comunque comprensibile per chi frequenta gli stadi italiani. Praticamente siamo costretti a subire perennemente, ovunque e da anni cori e dimostrazioni di stampo razzista senza che nessuno facesse nulla. Improvvisamente, per un semplice striscione è arrivato il provvedimento. Tutto quindi è basato sullo sfottò verso chi fino ad oggi ha lasciato che questa situazione diventasse quotidianità per poi ripulire le proprie malefatte con questa decisione. Ho letto e sentito che tutto veniva basato sulla solidarietà tra Ultras in onore di un codice non scritto. Nulla di più falso. Se qualcuno non ha capito il senso non possiamo farci nulla, ma chi conosce questi ambienti sa bene cosa si è voluto intendere". Mistero svelato. Fortunatamente nel modo migliore possibile.  Non c'è che dire, la provocazione, effettivamente sottile e sarcastica, non è stata ben interpretata da buona parte dei tifosi, ma la certezza è che oggi, il giorno dopo, il cuore della tifoseria partenopea ha forse dimostrato un buon grado di cultura che non tutti posseggono e non si parla solo di cultura ultras.     

Translate »