CARO EVACUO, ADESSO “EVACUA” TU
“Il signor Felice Evacuo entro stasera deve effettuare la rescissione del contratto senza attendere decisioni altrui; contestualmente alla rescissione è pregato di lasciare la città entro lo stesso termine. Non solo. L'eventualità che Felice Evacuo possa presentarsi alla prossima seduta di allenamento sarà considerato un affronto alla Curva Sud e come tale sarà trattato”. Questo è il passo più inquietante del “comunicato” (?) diramato dagli Ultras del Benevento contro il suo capitano, reo di aver salutato a fine partita i tifosi della Nocerina, sua ex squadra nonché nemica giurata della sua attuale tifoseria. Basterebbero già queste poche righe. Da sole, senza bisogno di alcun commento.
Una storia assurda, che non ha alcuna spiegazione se non la si guarda dal punto di vista della follia. Evacuo ha giocato nella Nocerina e come tale ha un rapporto di affetto con quei tifosi, così come lo avrà sicuramente con ogni altra squadra in cui ha militato. Dovrebbe essere una medaglia al merito per un calciatore, quella di aver lasciato un buon ricordo in ogni città in cui ha vissuto. Significa che l’uomo è valido, che è apprezzato al di là del colore della maglia. Perché probabilmente è sfuggito il fatto che, ribaltando la questione, è insolito anche che i tifosi della Nocerina ne abbiano così rispetto da volerlo salutare, sebbene sia passato dall’altra parte della barricata. Ma vallo a spiegare a chi vede il mondo soltanto in base a questa contrapposizione manichea, o amico o nemico, o con me o contro di me. Al di là dell’assodata idiozia di fondo in merito a questa posizione, comunque, ciò che fa davvero schifo è il tono intimidatorio utilizzato da questi “tifosi”. DEVE effettuare la rescissione, E’ PREGATO di lasciare la città, un AFFRONTO alla Curva Sud. Toni che sono ascrivibili alla malavita organizzata, più che alla tifoseria organizzata. Toni che meriterebbero sanzioni penali, altro che il Daspo o la chiusura della curva. Toni che dovrebbero convincere Felice Evacuo a lasciare Benevento in ogni caso, anche se la situazione rientrerà, come sembra probabile, dopo aver capito con che feccia ha a che fare. A maggior ragione perché non c’entrano soltanto i tifosi.
Già, perché le responsabilità maggiori in questa situazione le ha sicuramente Oreste Vigorito. Il presidente molosso – pur scusandosi e ritrattando, ma ormai era troppo tardi – si è schierato fin dal primo momento dalla parte degli Ultras, offeso anch’egli da quel gesto che poi di irrispettoso non aveva proprio nulla. Forse la cazziata presidenziale ha ferito Evacuo ben più della stupidità dei supporters, anche perché da un dirigente di una società di calcio ti aspetti (ok, è una chimera) un minimo di sale in zucca in più, tanto da non sognarsi neppure di legittimare le posizioni imbecilli di certi signori. Purtroppo non è stato così: il calciatore si è ritrovato in un attimo tutti contro, come se avesse segnato di proposito un autogol, come se avesse fatto un gestaccio alla sua curva, come se avesse venduto una partita della sua squadra. Come se rispettare gli avversari, quali che siano, non fosse un gesto di grande sportività. Come se non stessimo parlando ancora di sport.