BENITEZ: “ABBIAMO RISPOSTO ALLA SCONFITTA DI LONDRA”. PANDEV: “VOLEVAMO VINCERE”. ARMERO: “SIAMO UNA GRANDE SQUADRA”. NICOLA: “SCONFITTA NETTA"

BENITEZ: “ABBIAMO RISPOSTO ALLA SCONFITTA DI LONDRA”. PANDEV: “VOLEVAMO VINCERE”. ARMERO: “SIAMO UNA GRANDE SQUADRA”. NICOLA: “SCONFITTA NETTA" src=

Ripartire dopo Londra. Occorreva farlo nell’immediato e il Napoli ci è riuscito, senza strafare e controllando con sicurezza un Livorno non disprezzabile, ben messo in campo da Davide Nicola, ma crollato alla distanza man mano ch’è emerso il maggior tasso tecnico dei partenopei. Un 4-0 senza discussione, punizione forse severa per i baldi toscani, ma vittoria meritata per quanto fatto vedere dai ragazzi di Rafa Benitez. Concreto nella prima frazione di gioco l’atteggiamento degli azzurri, bravi a trovare subito la via della rete con Pandev e a sapere resistere alla reazione degli avversari, soprattutto mantenendo basso il baricentro in fase passiva, il che ha consentito di contenere le folate laterali della squadra di Nicola. A dare una mano ai ragazzi di Benitez ci ha pensato anche la buona sorte, materializzatasi nel gesto balistico non proprio eccezionale di Bardi, troppo molle sulla bordata da fuori di Inler ch’è valsa la seconda segnatura. Eppure occorre dire che il Livorno non è certo rimasto a guardare, s’è anzi giocato la partita creando qualche occasione pericolosa (vedi il palo scheggiato da Emeghara su bellissimo tiro al volo). E gli amaranto si gettano in avanti generosamente anche in avvio di ripresa, puniti però dalla bella giocata partorita dall’asse Pandev-Callejon che propizia il 3-0 realizzato dallo spagnolo. Il Livorno si spegne lentamente, il Napoli congela abilmente e senza patemi il match con il suo solito possesso palla, chiudendo definitivamente i conti con Hamsik, finalmente tornato in goal dopo la sua piccola ‘crisetta’. Una risposta niente male alla scoppola europea, ma soprattutto all’avvilente pareggio col Sassuolo. Una prova collettiva importante, nel gioco espresso ma soprattutto nella concentrazione, che lascia ben sperare alla vigilia della seconda sosta stagionale e, soprattutto, dello scontro diretto con la lanciatissima e fortissima Roma capolista.

Ed eccolo, proprio Goran Pandev, esprimere il suo gaudio nel dopogara del match: “Le critiche dopo la sconfitta con l’Arsenal ci possono stare. Oggi però abbiamo fatto una grande partita; non è importante chi fa gol, ciò che conta è avere portato a casa i tre punti. Il mister fa le sue scelte: abbiamo tante partite da disputare, alcune anche ogni tre giorni, e non è facile reggere questi ritmi. Oggi però volevamo vincere a tutti i costi, e ci siamo riusciti. Adesso abbiamo un periodo di riposo utile a recuperare energie e preparare la prossima gara. La Roma va forte, ma la stagione è lunga e sarà importante vedere dove potremo arrivare. Io centravanti? Gioco dove mi chiede l’allenatore, ma aiuterò sempre la squadra ovunque verrò schierato. Ripeto, l’importante non è segnare, ma fare risultato”.

Così invece Rafa Benitez nel commentare la sesta vittoria in campionato della sua squadra: “Oggi era una partita difficile, specie dopo la sconfitta con l’Arsenal, ma abbiamo mostrato il giusto carattere, e anzi ero certo che oggi sarebbe arrivata la nostra risposta, e ad alto livello; quindi, siamo riusciti a vincere nonostante la mancanza di Higuain. Avevamo la nostra idea di attaccare alti, col tempo abbiamo anche trovato lo spazio per le ripartenze e fare danni. La rete segnata, ovviamente, ci ha indirizzato la partita nei giusti binari. Nel corso del match, a vittoria acquisita, abbiamo gestito la partita col palleggio. Adesso avremo la sosta: sarà un bene per noi, visti i tanti impegni settimanali. Lo staffa tecnico lavora bene, soprattutto per monitorare la situazione infortuni. Ho sentito parlare di Pandev, Callejon e Zapata come suoi sostituti: Goran ha già fatto due reti al Genoa e ha segnato oggi, Callejon ne ha messe dentro quattro, manca ancora Duvan ma sono contento lo stesso. Come mai non ha giocato Cannavaro? Io non decido per gerarchie, di partita in partita scelgo chi far giocare; oggi è toccato alla coppia Britos-Fernandez, m’è parsa la miglior soluzione, visto che Albiol non stava bene. La prossima volta sicuramente valuterò altre soluzioni per la difesa. Problemi per Roma-Napoli? Giocare ad altro orario potrebbe essere la giusta soluzione, a noi andrebbe bene; purtroppo bisogna trovare l’intesa con la società giallorossa, e anche per il Napoli non è facile, visto che spesso giochiamo anche due volte a settimana. Per noi, inoltre, sarebbe preferibile giocare anche al venerdì. Ad ogni modo sarà una bellissima partita, i giallorossi sono un ottimo collettivo. Sapevamo che martedì sarebbe stato difficile: l’intensità del campionato inglese è diversa da quello italiano, l’Arsenal ci ha messo sotto perché abbiamo sbagliato approccio. Certe partite vanno giocate con molta più intensità; col Borussia l’abbiamo fatto, e i tedeschi non sono diversi dai Gunners, ma il punto è che non puoi prendere due goal dopo 15 minuti. Mertens e Pandev? Il belga in allenamento lavora bene, oggi ha dimostrato il suo valore; lo conoscevo da tempo, l’abbiamo scelto insieme al club. Quanto a Goran, so che gioca meglio al centro, anche se in posizione defilata non ha problemi; nella posizione di prima punta ci sono comunque altri giocatori, avranno tutti spazio. Rinforzi in difesa? Serviranno, ma possiamo ancora migliorare con il nostro lavoro, anche se non so ancora quanto. Oggi, comunque, la retroguardia s’è comportata bene. Zapata? E’ giovane, arriva da un calcio diverso, forse deve ancora cosa vogliamo, ma sta lavorando positivamente”.

Ecco invece le impressioni di Pablo Armero, autore di una buona prova: “A Londra abbiamo perso una partita importante, ma sappiamo di essere una grande squadra; siamo all’inizio della stagione e dobbiamo ancora migliorare, eppure quest’anno abbiamo fin qui dimostrato di fare sempre bene, e di oler sempre vincere: dobbiamo continuare così, e trovare la giusta fiducia. Oggi non era una partita facile: il Livorno è una buona squadra, ma noi eravamo molto concentrati nel fermarli in attacco; abbiamo giocato con la giusta cattiveria e questo ci ha aiutato a vincere. Roma-Napoli per lo scudetto? La strada è ancora lunga; la Roma sta facendo un gran campionato, ma anche Inter e Juve sono forti e stanno giocando bene; noi pensiamo a fare il nostro lavoro, a fare bene, a dare felicità ai nostri tifosi. Difficoltà per cambiamento di modulo da Mazzarri a Benitez? Nessuna difficoltà: in Nazionale siamo in 4 dietro, come qui: a 4 devi essere più difensivo, certo, però in fase offensivo posso attaccare gli spazi con la giusta cattiveria, con la possibilità di poter fare sempre un buon cross. La sosta sarà importante: andrò in Nazionale sapendo che il Napoli sta facendo bene, quindi giocherò con la mia Colombia con la giusta fiducia; alla nostra Nazionale ci manca ancora il punto per la qualificazione ai Mondiali. Momento difficile di Cannavaro? Paolo è un professionista, uno che lavora al 100% e che si fa trovare sempre pronto per la chiamata del mister”.

Non fa una piega la considerazione di Davide Nicola, tecnico del Livorno: “La nostra sconfitta è netta, è inutile arrampicarsi sugli specchi. Tuttavia nel primo tempo non abbiamo giocato male, anzi sul piano del gioco abbiamo ben costruito, costringendo il Napoli a mantenere il baricentro basso. E’ paradossale il fatto che abbiamo subìto la prima rete in contropiede, sebbene su una ripartenza molto lunga. Sulla seconda rete Bardi è stato ingannato dalla traiettoria del tiro. Alla lunga, comunque, il maggior tasso tecnico del Napoli è venuto fuori, soprattutto la sua qualità sia nei singoli che collettiva. Sia gli azzurri che la Roma mi hanno impressionato, si tratta di realtà con le quali non abbiamo potuto competere”.

Onesta e calma, senza eccessiva collera, è anche l’analisi del match da parte del ds labronico Stefano Capozucca, il quale si sofferma anche sulle ambizioni del Napoli: “Abbiamo giocato un buon primo tempo, ma sfortunatamente abbiamo sbagliato l’atteggiamento: contro una squadra come il Napoli non si possono prendere 3-4 goal in contropiede. Ci può stare perdere al San Paolo, dispiace solo per il passivo perché non è mai bello prendere 4 reti. La papera di Bardi sul goal di Inler? Può starci, si tratta di un portiere giovane che avrà modo di riscattarsi, gli andrà meglio la prossima volta. Questa sconfitta ci servirà da insegnamento per la lotta alla salvezza, ripeto che resta il rammarico per il punteggio. Il Napoli? Oggi era senza giocatori importanti: per noi sarebbe stato un piccolo vantaggio, solo che sul campo non s’è visto… La squadra di Benitez sarà antagonista della Juve insieme alla Roma”.

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