JUVENTUS – NAPOLI: ENTUSIASMO SUPREMO
Se mercoledì sera è andata in scena la “madre delle partite”, quella di sabato potrebbe rientrare negli obiettivi delle telecamere e negli occhi dei tifosi come la “matrigna”. Non è un dispregiativo, bensì una deviazione di colore per tingere al meglio una sfida dal sapore particolare, diverso ma non troppo rispetto mercoledì, forte e gustoso esattamente come mercoledì.Tanto è accostabile a Napoli e al Napoli. I fratelli Cannavaro, ad esempio, si troveranno uno di fronte all’altro per la prima volta da quando Fabio veste bianconero e Paolo la maglia azzurra; Ciro Ferrara non alzerà la voce come primo ex, ma non nasconderà il fattore emotivo nello scontrarsi con la sua città, la maglia, i suoi colori e quella storia che vede inciso anche il suo nome. Tanti, poi, sono i riferimenti e quei probabili intrecci tra i club: il mercato su tutti data un’estate tormentata sul discorso De Ceglie – Molinaro – Santacroce, il sogno irrealizzabile di Hamsik e Lavezzi, Amauri contro la maglia che l’ha lanciato nel panorama del calcio senza mai rinnegarla e lo spirito di una gara già affascinante di suo e pompata dal momento.Momenti dove il cuore corre, i risultati ne danno adrenalina e la classifica esalta. Tutto in novanta minuti, un dentro o fuori non matematica ma psicologico perché si sa, Juventus – Napoli non è la matrigna di Cenerentola, ma un secondo piatto da leccarsi i baffi
Juventus. Ferrara perde ancora una volta Sissoko in mezzo al campo e richiama agli attenti Poulsen. Confermatissimo il modulo che ha steso il Maccabi in Champions e asfaltato la Sampdoria in campionato. Gioco veloce, pochi tocchi e tanto inserimento sia per vie centrali che esterni. Grosso lavorerà da far suo macinando chilometri sul settore di sinistra mentre l’ago della bilancia offensiva, Diego, fungerà quasi da secondo regista provando anche qualche ingresso in area di rigore. Amauri preferito a Trezeguet con possibile staffetta a gara in corsoIndisponibili. Sissoko, Iaquinta, Caceres, Del Piero, Salihamidzic, Marchisio, Zebina
Formazione (4-2-3-1) Buffon (1); Grygera (21), Cannavaro F. (5), Chiellini (3), Grosso (6); Felipe Melo (4), Poulsen (18); Camoranesi (16), Diego (28), Giovinco (20); Amauri (11) Panchina: Manninger; Molinaro, Legrottaglie, De Ceglie, Tiago, Immobile, Trezeguet All. Ciro Ferrara
Ballottaggi: Amauri 80% – Trezeguet 20%; Giovinco 80% – De Ceglie 20%
Napoli. Mazzarri non cambierà pelle. A dispetto dell’opinione pubblica, anche a Torino resterà con la difesa a 3 nonostante i continui movimenti di Aronica che portano a pensare a un cambiamento a 4. Qualche cambio, comunque, ci sarà: Grava andrà a riposo dopo le splendide prestazioni di Fiorentina e Milan, torna Cannavaro (in ballottaggio con Rinaudo ndr) e Cigarini potrebbe spolverare l’esordio da titolare alla guida di Mazzarri. Confermati Hamsik e Lavezzi alle spalle di Quagliarella con Denis pronto a subentrare a gara in corsa avvalendosi della “terapia Sosa”, nelle ultime due partite è stato decisivo proprio come il primo Pampa Indisponibili. Santacroce, Zuniga
Formazione (3-4-2-1) De Sanctis (26); Contini (96), Cannavaro (28), Campagnaro (14); Maggio (11), Gargano (23), Cigarini (21), Aronica (6); Hamsik (17), Lavezzi (7); Quagliarella (27) Panchina: Iezzo; Grava, Rinaudo, Bogliacino, Pazienza, Pià, Denis All. Walter Mazzarri
Ballottaggi. Cannavaro 70% – Rinaudo 30%; Cigarini 80% – Pazienza 20%