NAPOLI – PARMA: SFIDA TRA RECORD E PASSATO. UNICO BALLOTTAGGIO DOSSENA- ZUNIGA. BEHRAMI ED INSIGNE IN PANCA

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Napoli e Parma. Quanti ricordi non proprio positivi che tornano dal passato. Napoli e Parma, oggi, campo invertito e sicuramente più dolce per la maglia azzurra. L'afflusso dei ricordi parte dagli anni '90, dal Parma di Callisto Tanzi e dal Napoli post Maradona. Qualcuno potrebbe parlare di affari, altri potrebbero parlare soffiate speculative quasi al limite dello sfruttamento. Napoli iniziava il suo tracollo economico e tecnico, l'addio di Maradona si faceva sentire e pian piano quel recente passato andava sempre più a sbiadirsi; il Parma, invece, iniziava a vedere un futuro luminoso, raggiante e vincente. Ferlaino fu costretto a cedere Zola e Crippa al Parma per pochi spiccioli, due campioni svalutati da quel crack economico sempre più imminente. Pochi spiccioli, appunto, e qualche ricambio tecnico non all'altezza delle aspettative. Qualche anno dopo la storia si ripete e i ducali scippano i fratelli Cannavaro per una collaborazione nella trattativa Ayala e qualche altra caramella che pareva sempre più elemosina fino all'affronto chiamato Reynald Pedros (e chi se lo scorda!). C'era un periodo dove il Parma, zeppo di campioni, a Napoli tonfava lo stesso, poi arrivò il tempo delle bastonate pesanti e umilianti. Ora, a distanza di tempo, il vortice del destino ha cambiato giro: il Napoli è lì con qualche campione e un futuro luminoso, il Parma salvo dal crack Parmalat e comunque incognita perenne. Non c'è più un grande afflusso di calciatori se non per qualche trattativa di poco rilievo, ma comunque accettabile.

Oggi, Napoli – Parma, sarà anche la gara dei record: 300 panchine in serie A per Walter Mazzarri mentre Edinson Cavani punta la rete numero 85 per staccare Ruben Sosa dal titolo di uruguayano più prolifico in A. PS – San Paolo che torna in condizionali ottimali, ma non si può dire lo stesso per l'efficienza di qualche domanda in conferenza stampa tra chi mescola nazionali e club e chi, ancora una volta, cerca di tirare il filo della polemica. Polemica, invece, quasi abbozzata da Donadoni che sminuisce il lavoro di Mazzarri per dedicare elogi solo alla qualità del gruppo. La domanda sorgerebbe spontanea: come mai il Napoli del buon Donadoni arrivò a ridosso della zona retrocessione mentre quello stesso Napoli, con Mazzarri, raggiunse l'Europa League?!

Parma. Leggera emergenza di formazione per gli emiliani con alcuni elementi fondamentali bloccati ai box. Donadoni rivedrà il sistema tattico schierando i gialloblu a specchio con un 3-5-1-1 di forte contenimento proponendo due esterni molto bassi e un centrocampista di regia a supporto dell'unica punta. Difesa forte fisicamente ma spesso lenta e macchinosa; centrocampo diretto dal discontinuo Valdes, ma pericolo per i vari inserimenti centrali di Parolo. Occhio al veloce Belfodil e alle palle inattive avendo in mostra una buona contraerei  a dispetto della difesa azzurra.

Indisponibili. Amauri, Biabiany, Sansone

Formazione (3-5-1-1) Mirante (83); Zaccardo (5), Lucarelli (6), Paletta (29); Rosi (87), Galloppa (8), Valdes (10), Parolo (16), Gobbi (18); Ninis (77); Belfodil (9)     All. Roberto Donadoni

Ballottaggi. Ninis 50% – Palladino 25% – Pabon 25%

Napoli. Gerarchie da rispettare, ma ciò non prelude un cambiamento magari in corso d'opera. Mazzarri ritrova l'intero gruppo dopo le fatiche con le nazionali, ma soprattutto rivede disponibile Goran Pandev dopo la squalifica. Il tecnico riproporrà il 3-5-1-1 fatto di contropiede, difesa alta e ritmo sostenuto. Non ci saranno grossi cambiamenti rispetto alla sfida con la Fiorentina se si esclude il terreno di gioco tornato ad alti livelli dopo un faticoso lavoro di ripristino. Unico assente Britos bloccatosi ieri, al suo posto Aronica sul centro-sinistra. A sinistra ballottaggio Dossena – Zuniga con quest'ultimo in grande spolvero ma alle prese con il fuso orario da smaltire; Dzemaili dovrebbe essere confermato in mediana dando respiro a Behrami mentre Pandev farà il suo esordio in campionato alle spalle di Cavani. Un buon viatico per superare le barriere emiliane saranno gli inserimenti per vie centrali portando Hamsik al centro della manovra.

Indisponibili. Britos

Fomrazione (3-5-1-1) De Sanctis (1); Capagnaro (14), Cannavaro (28), Aronica (6); Maggio (11), Dzemaili (20), Inler (88), Hamsik (7), Dossena (8); Pandev (19); Cavani (7)     All. Walter Mazzarri

Ballottaggi. Dossena 50% – Zuniga 50%; Aronica 80% – Gamberini 20%

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