Dries Mertens: il faro del Napoli. Teniamolo a vita!

Da un po’ di tempo a questa parte si parla del futuro di uno dei top player che da anni fa parte della compagine napoletana, ovvero Dries “Ciro” Mertens, esterno alto o attaccante belga.

Acquistato dal primo Napoli di Benitez nel lontano 2013, dal PSV, anno in cui lo stesso allenatore spagnolo portò a seguito tanti giocatori di esperienza internazionale proprio a Napoli. Aspettative non ce n’erano, in quanto il suo nome non era molto noto, partito all’inizio come un’alternativa da inserire nei secondi tempi, per “spaccare” la partita. Pian piano ha scavalcato le gerarchie, diventando presto un jolly nello scacchiere tattico del Napoli di Benitez.

Finiti i tre anni, approdò nella città di Partenope, Maurizio Sarri, anch’egli senza alcune aspettative, né sui risultati né sul suo lavoro in generale, ma i minuti concessi al folletto belga aumentavano sempre di più. Un particolare evento però cambió la sua impostazione da esterno puro, non molto alto di statura, ma veloce e sgusciate, l’infortunio di Arek Milik appena comprato dal Napoli, infatti un’idea si ripeteva nella mente del tecnico toscano, ovvero Mertens come attaccante. Di lì in poi divenne quasi una certezza, primo anno e subito 25 gol, risolve partite e dimostra un senso della posizione davvero fuori dal normale.

Arrivando al recente passato e precisamente all’anno scorso, sulla panchina del Napoli si mette a sedere uno degli allenatori più vincenti del mondo, ovvero Carlo Ancelotti. Il rapporto con Dries è da subito idilliaco, abituato già a gestire campioni, lo alterna con Lorenzo Insigne, essendo entrambi esterni puri ed a volte li schiera anche insieme, in quanto sa che il ragazzo sa giocare anche come punta.   La stagione si conclude come sempre: gol, assist, lanci illuminanti, inserimenti, leadership e molto altro, ultima prodezza, il gol contro il Marsiglia in amichevole, con un colpo da billardo all’angolo, dove il portiere poteva solo guardare. Innamorato della sua Napoli, pur non essendo nativo, ha sempre dimostrato di sudare la maglia e di considerare proprio questa terra che in fin dei conti lo ha adottato, la sua casa, rifiutando offerta faraoniche da Cina ed Emirati Arabi.

Insomma veramente questo Dries merita un rinnovo a vita, nonché cittadinanza onoraria, considerato da tutti il “Ciro” di quartiere, del popolo di Napoli.

 

 

 

 

Francesco Reale

Mi chiamo Francesco Reale, sono nato a Napoli ed ho 22 anni. Mi sono diplomato all’I.S.S Giancarlo Siani di Napoli ed attualmente frequento il terzo anno di università, presso la Federico II di Napoli, alla facoltà di lingue, culture e letterature moderne europee.

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