BOLOGNA-NAPOLI 16-01-77(0-1)

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Due anni prima era stato il trasferimento più costoso di sempre nella storia del calcio italiano. Nell’ estate del 1975, l’ allora presidente del Bologna,  l’editore Luciano Conti, non aveva saputo ( o potuto ) resistere alle lusinghe di Corrado Ferlaino, pronto a tutto pur di assicurarsi il pezzo pregiato del mercato, al secolo il centravanti  Beppe Savoldi, uomo –gol di assoluta affidabilità e concretezza, come aveva dimostrato nei suoi sette anni trascorsi sotto le due torri. Il Beppe sembrava destinato a Madama Juventus, ma il diabolico presidente dei futuri scudetti, si presentò, parafrasando una famosa frase di un celebre film , con la classica “ offerta che non si può rifiutare “ : 1 miliardo e 400 milioni in contanti, più l’ intero cartellino di Clerici e la comproprietà di Rampanti. In sostanza fra lire e giocatori, Savoldi venne a costare ben due miliardi !. Naturalmente, all’ entusiasmo dilagante in Città, inevitabilmente fiorirono discussioni di ogni tipo, sia dell’ opinione pubblica, che della classe politica. Sembrava assurdo che in una Città afflitta da infiniti problemi sociali, e con un reddito pro capite fra i più bassi d’ Italia, si potessero spendere due miliardi per un giocatore. Un lusso, uno spreco inaudito. Napoli finì ancora una volta sulle prime pagine di tutti i rotocalchi. Rigurgiti di moralismo fuoriuscirono da ogni parte. Come se la gestione di un comune  fosse a carico della locale squadra di calcio… Il popolo sottoscrisse la bellezza di 70.000 abbonamenti, il Napoli di Vinicio, secondo nella stagione precedente ( beffato da Altafini “ core ‘n grato ) sembrava avviato verso il primo, storico tricolore. Per la prima volta, il Napoli era riuscito a battere la concorrenza juventina nella corsa verso un giocatore. Purtroppo sul campo, le attese e le speranze vennero deluse. Gli azzurri in quel campionato 1975 –’76, terminarono fra alti e bassi soltanto al 5° posto , e lo stesso Savoldi rese un po’ al di sotto delle aspettative. Quando fu il turno del suo attesissimo ritorno a Bologna, nonostante i fiori dei suoi vecchi tifosi, il verdetto del campo fu amaro. Gli emiliani si imposero per 2 –0, con l’ aggiunta del primo gol firmato dall’ altro grande ex, quel  Sergio Clerici, grande protagonista dell’ epopea viniciana  in due stagioni ricche di soddisfazioni. Quando fu il momento della rivincita, il 16 gennaio 1977, entrambe le squadre non provenivano da un momento felice. Nella domenica precedente, il Napoli era stato sconfitto al S. Paolo per 2 –0 dalla Juventus, abbandonando così le residue speranze di continuare a  lottare per lo scudetto, mentre il Bologna, seppellito con un pesante 5 –1 a domicilio dall’ Inter, giaceva malinconicamente al penultimo posto. Inoltre, come l’ anno prima, nella Città del tortellino si attendeva con ansia l’ arrivo di un altro grande ex, l’ indimenticabile “ Petisso “ Pesaola. La gara, poco spettacolare, risalto in pieno le difficoltà del momento di azzurri e rossoblu. Decisivi furono il 35 ° minuto,sia del primo che del secondo tempo. Nella prima frazione ancora Clerici per un niente non inflisse di nuovo un dolore ai suoi vecchi fans, e solo un precipitoso quanto magnifico recupero di Valvassori ( che salvò sulla linea ), impedì al Bologna di passare in vantaggio. A dieci minuti dal termine invece, tocco a Savoldi far rispettare l’ antica legge dell’ ex, raccogliendo a porta vuota un servizio di Massa, che aveva approfittato di un clamoroso svarione del portiere Mancini uscito a farfalle. Risultato finale quindi : Bologna 0 – Napoli 1. La legge dell’ ex aveva colpito ancora…

STATISTICHE

Un gran colpo di testa di German Dennis ( anche in quella occasione partito dalla panchina…)  a tre minuti dal termine, ha deciso per 1 –0 a favore degli azzurri l’ ultima sfida del 28 settembre 2008, dopo una gara sostanzialmente equilibrata. In totale il Napoli ha avuto la meglio in 13 occasioni, contro 27 successi rossoblu, contornati da 12 pareggi. Il Bologna non vince dal campionato 2000 – 2001 ( 2 –1 con doppietta di Beppe Signori, con in mezzo il temporaneo 1 –1 firmato da Edmundo ), mentre l’ ultimo pareggio risale addirittura a 21 anni fa : 1 –1 con gol di Lorenzo e del grande Careca. Proprio contro il Bologna, con una vittoria per 2 –1 colta in extremis, è cominciata l’ avventura azzurra di Walter Mazzarri. Un deja –vu non ci starebbe poi così male…

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