"PIPPONE" INNOCENTI IL PRIMO GOLEADOR DEL NAPOLI
Perché numero 1? Perché Paolo detto "Pippone" Innocenti, nato a S.Paolo (Brasile) l’11 marzo 1902, ma calcisticamente formatosi in Italia, ( nelle fila del Bologna dove conquistò lo scudetto nel 1925) ha realizzato la prima rete in assoluto del Napoli in serie A.
Il 1° agosto 1926 era nata la società azzurra sorta dalla fusione fra l’Interplanes e il Naples e naturalmente ottenne subito l’iscrizione al primo campionato nazionale, che allora era diviso in due gironi ( quello unico partì dalla stagione 1929-’30). Ma ahimè, quel campionato fu avarissimo di soddisfazioni per Sallustro e compagni, tanto che in diciotto incontri realizzarono appena 7 reti e totalizzarono solo 1 punto!
Il primo gol, fu appunto realizzato da Innocenti nel corso dell’incontro disputato a Genova contro il Genoa il 17 ottobre 1926 valevole per la terza giornata, dopo due consecutive sconfitte casalinghe contro Inter ( 0-3) e l’Alba Roma (0-2), una delle progenitrici dell’attuale A.S.Roma.
Innocenti pareggiò l’iniziale rete di Felice Leuratto, il più quotato cannoniere dell’epoca, dotato di un tiro leggendariamente potente.
La partita poi si concluse 4-1 per i rossoblu liguri, ma quantomeno gli azzurri avevano cancellato lo "zero" nella casella dei gol fatti.
Un salvataggio "politico" però, voluto dal presidente Federale Sansanelli, riammesse il neonato Napoli al campionato successivo, nel quale le cose andarono un po’ meglio.
Fu proprio al termine di quel campionato, che la fervida fantasia di un appassionato tifoso, ribattezzò il Napoli come un "ciuccio", creando senza volerloil simbolo ancora oggi utilizzato per identificare la squadra partenopea.
Paolo, come già detto "Pippone" Innocenti, esordì in Italia con la maglia del Bologna, dove vinse anche se da rincalzo, lo scudetto del 1925.
A Napoli giunse proprio nel 1926, dove si troverà talmente bene da restarvi per tutta la vita.
Al termine della carriera acquistò un bar a Santa Brigida ( denominato appunto Bar Pippone), luogo di ritrovo per decenni di tutti i tifosi ed appassionati dei colori azzurri. Del resto Innocenti, quasi fino al termine dei suoi giorni, collaborò con il Napoli con varie mansioni, da allenatore a dirigente accompagnatore.
Da giocatore vestì ininterrottamente per un decennio la casacca azzurra, mettendo insieme 214 partite ( delle quali 114 di seguito), condite da 7 gol.
Giocatore correttissimo, di rendimento costantemente elevato, si disimpegnò subito come elemento di spicco della retroguardia partenopea, nella quale fu fino al termine della sua milizia azzurra, leader indiscusso.
Divenne anche allenatore nel corso della stagione 1942/43 sostituendo Antonio Vojak, poi nel 1948 a causa di un sospetto di "combine" per la partita Bologna-Napoli, fu squalificato per tre anni, benché la sua chiacchierata faccenda non fu mai sufficientemente chiarita.
Resta l’unica macchia su una carriera sportiva altrimenti esemplare, ornata anche da 4 presenze da giocatore nell’Italia "B", all’inizio degli anni ’30.