VILLARREAL – NAPOLI: RINCORRENDO UN SOGNO DI REALTA’
Il sottomarino giallo è ormai in balia della tempesta. Meglio diffidare, però, visto che spesso e volentieri la nave non viene mai lasciata prima del tempo aspettando una sterzata di fortuna per risollevare la china. Certo, il mare europeo è ormai terminato, ma la deriva continentale potrebbe salvare tutto almeno in campionato. Napoli, invece, vive sulle ali dell’entusiasmo e spera di raggiungere ciò che solo i sogni hanno osato fare. E meno male, infatti è comunque una piccola soddisfazione, che al momento del sorteggio, 9 persone su 10 dipingevano un Napoli spacciato e deriso, ultimo a zero punti, al massimo 1. Invece, il 7 Dicembre 2011, gli azzurri si giocano le proprie chance, a testa alta, e con la consapevolezza che tutto dipenderà esclusivamente da loro. Inutile soffermarci allungo sulle "bargiggianate", come ecletticamente sottolineate dal collega di redazione, magari il fautore delle cozzate giornalistiche sarebbe pronto a chiedere un posto nella redazione di Tutto Sport. Altri, invece, sono più bravi a caricare l’aria aggiungendo pressione e malcostume: Roberto Mancini ha difeso la propria dirigenza dicendo che loro "non sono italiani" e pertanto certe "magagne" non le fanno. Che non siano italiani, buon per loro, non possiamo che ricordare ad oggi come i biscottini siano arrivati da danesi, svedesi, americani e coreani; oltretutto lui si che è italiano ed è ha confermato come la maggior parte non sappia perdere annebbiando l’evidenza con alibi e pittoresche scuse quasi kafkiane. Tutto il mondo è paese
Villarreal. Sono due le ipotesi per il tecnico Juan Carlos Garrido e dalla scelta di una di queste si potrebbe intuire anche la potenziale idea di giocabilità o meno del sottomarino giallo. In primo luogo potrebbe spuntare il 4-4-2, modulo con il quale Garrido ha costruito le proprie fortune lo scorso anno. In avanti Ruben e Nilmar con Cani e de Guzman sui settori esterni. Questo potrebbe lasciar intendere la voglia di giocarsela fino alla fine. In secondo luogo, potrebbe spuntare un 4-2-3-1 con l’inserimento di Angel e Perez per una delle due punte e l’esterno de Guzman garantendo più copertura e quel pizzico di turn over in vista della Liga. Attualmente, ci accingiamo a schierare il 4-4-2, ma non per fare un favore agli arabi, bensì per un gesto di stima e rispetto anche se ormai tutto è perduto.
Formazione (4-4-2) Lopez (13); Gaspar (14), Musacchio (4), Rodriguez (2), Oriol (3); Senna (19), Bruno (21), de Guzman (8), Cani (10); Ruben (10), Nilmar (7) All. Juan Carlos Garrido
Napoli. Tenere alto il morale senza sfociare nella classica e dannosa presunzione. Walter Mazzarri sa bene di giocarsi il punto più alto della storia partenopea targata Aurelio De Laurentiis così come per la sua carriera. Solito 3-4-2-1 con squadra alta, ritmo veloce e contropiede alla mano. In campo dovrebbero scendere i titolarissimi con soli due dubbi: il primo riguarda la linea mediana con Dzemaili, sfavorito, che potrebbe spuntarla per Inler o Gargano; Dossena e Zuniga si giocano una maglia da titolare mentre Pandev potrebbe entrare a gara in corso d’operaFormazione (3-4-2-1) De Sanctis (1); Campagnaro (14), Cannavaro (28), Aronica (6); Maggio (11), Inler (88), Gargano (23), Dossena (8); Hamsik (17), Lavezzi (22); Cavani (7) All. Walter Mazzarri