UNA VITTORIA FOLLE
Il massimo risultato con il minimo sforzo. Con questo slogan che sembra uscito da una pubblicità di detersivi si può riassumere la partita vinta oggi dal Napoli. Quando metti in campo mezza squadra riserve e quello che ti passa il convento è ricco quanto un brodino sorbito sotto la pioggia, puoi sentirti più che soddisfatto se riesci a portare a casa il risultato pieno. Probabilmente è la stessa soddisfazione che sta provando mister Mazzarri, che aveva chiesto un pronto riscatto dopo lo shock di Liverpool ed è stato accontentato appieno. Con il vantaggio di aver fatto anche tirare il fiato ad alcuni uomini-chiave che in effetti erano alla bombola d'ossigeno.
Prendiamo Dossena e Maggio, che non si erano più riposati un minuto quando ci si è resi conto che Vitale e Zuniga non garantivano un rendimento degno della maglia che indossano. Oggi invece il tecnico azzurro ha dovuto rischiare, perchè la prestazione di Dossena ad Anfield era stata il grido d'aiuto più eloquente, e Maggio non è più Maggio praticamente dallo scorso maggio. Ha lanciato in campo entrambi i rincalzi e in molti hanno storto il naso, con la paura che proprio i due esterni potessero essere gli anelli deboli dell'undici. Poi è successo che Zuniga e Vitale sono stati fra i migliori in campo, addirittura il colombiano è stato l’ispiratore di quasi tutte le azioni pericolose del Napoli, soprattutto nel primo tempo. Anche Cribari non ha per nulla sfigurato, ricevendo perfino l’investitura dello stesso Mazzarri a fine gara: è stato praticamente perfetto, questo il lusinghiero giudizio del mister. Proprio perfettissimo, ad essere onesti, il buon Emilson non lo è stato, ma ha comunque mostrato sensibili progressi rispetto alle prime terrificanti uscite. Così come Yebda, sempre più a suo agio nel ruolo di medianaccio, l’ideale per lui, basta che non abbia compiti di costruzione del gioco. Ancora piuttosto avulso invece Sosa, che le qualità tecniche le ha senz’altro ma ancora sembra abbia paura dei contrasti, fatti o subiti che siano. Il pallone è tuo amico, diceva il protagonista di un famoso cartone animato sul calcio. Il Principito questo lo sa bene, forse deve imparare anche che il piede avversario è un nemico da aggredire con più convinzione, altrimenti nel campionato italiano non ci potrà mai stare. Non merita molte parole invece Edinson Cavani, andremmo sicuramente a sfociare nella retorica. Sedici milioni benedetti, questo l’unico giudizio possibile per uno degli attaccanti più completi del campionato. E presto, si spera, anche di tutta Europa.
Il dato più positivo, naturalmente, è la classifica che sorride sempre di più, motivo di grande soddisfazione dato che il Napoli oggi ha camminato a folle. Senza sprecare un litro di benzina ha rosicchiato tre punti alla Lazio, con tutta probabilità l’avversario più credibile per il quarto posto. Mazzarri non vuole guardare la graduatoria, e ha tutte le ragioni di questo mondo visto che siamo giusto a un quarto della stagione. Ma i punti accumulati finora sono preziosissimi in vista dell’anno nuovo. Quando Bigon potrà e dovrà finalmente intervenire sul mercato, per completare la rosa con gli innesti che servono per non arrivare a maggio col serbatoio vuoto. Lo impone un campionato mai così equilibrato, lo impongono le rinnovate ambizioni degli azzurri. Ora è un obbligo: non nascondiamoci più!