UN DECRETO CHE TI CAMBIA LA VITA

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Nell’incontro Napoli-Massese al S.Paolo non esordiscono solo i partenopei, ma anche le nuove norme legate al decreto Urbani. Tralasciando le già note polemiche sull’articolo 17 che riduce alcuni oneri della polizia giudiziaria, l’articolo 13 che regola in gran parte la questione dei biglietti nominativi recita:"Vengono ampliati i casi di arresto obbligatorio nella flagranza di delitti commessi per finalità di terrorismo o di eversione dell´ordine democratico, e si interviene sull´arresto facoltativo in flagranza in caso di uso di documenti di identità falsi e detenzione o fabbricazione di questi documenti[…]".Creare una legge in grado di salvaguardare la stragrande maggioranza dei tifosi è forse anche poco, ma certi ritocchi al decreto Pisanu andrebbero fatti. La legge sacrosanta, of course, ma davvero queste norme serviranno ad isolare i facinorosi ed i violenti?Quanti stadi oggi sono muniti della numerazione nei posti a sedere?A cosa servirebbe sapere che il violento Pinco Pallino è presente allo stadio se non si sa dove?Qualcuno potrà obiettare portando come esempio le partite di domenica scorsa in serie A, dove non si sono registrati incidenti (anche se bisogna essere davvero sadici per desiderare i tafferugli già nella prima domenica), c’è anche da dire che non si sono disputate gare a rischio: derby, incontri tra tifoserie storicamente rivali o partite che valgono un’intera stagione, saranno quelli i veri banchi di prova del decreto Pisanu.Per adesso ciò che è più visibile sono i disagi: i tifosi azzurri hanno atteso ore ed ore per acquistare un biglietto o un abbonamento, anche a causa dell’esiguo numero degli "Azzurro Service". Chi voleva acquistarne soltanto due per un amico, un parente emigrato, doveva essere in possesso della sua carta d’identità (e poi c’è chi ha giurato di aver visto dei bagarini nei pressi dello stadio). Gente che all’ultimo momento era impossibilitata nel recarsi allo stadio non ha potuto neanche cedere il suo abbonamento facendo un’autocertificazione, anzi il destinatario del biglietto rischiava addirittura controlli in questura. Anche l’era dei tredicenni "per la prima volta allo stadio da soli" è terminata. Quanti di noi per evitare preoccupazioni o veti dei nostri genitori, ci siamo recati al S.Paolo, S.Siro, Delle Alpi, Stadio Comunale, alla loro insaputa?Magari, attingendo i soldi dai nostri piccoli risparmiarmi, aspettavamo l’autobus delle 13-14 emozionatissi semplicemente perché un adulto poteva scoprirci, perché per la prima volta venivamo attratti da cori, bandiere, mille colori, in una grande festa non solo sportiva; alcuni temevano di non riuscire a raggiungere la prima metropolitana al termine delle gare, lo stesso Vittorio Cecchi Gori in un’intervista ammise di aver visto la sua prima partita all’Artemio Franchi di nascosto, senza dire nulla ai suoi. Tutto questo non sarà più possibile, e si aggiungerà ai tanti biglietti venduti in meno per queste prime partite e all’assenza di tanti tifosi che per i motivi sopraccitati non hanno potuto dare il loro prezioso apporto fuori dal rettangolo verde o se l’hanno fatto è stato solo per pochi minuti, visto che molti biglietti sono stati addirittura venduti dopo le 16 senza la nominalità dei tagliandi. Inoltre un decreto che dovrebbe sradicare gli incidenti negli stadi, ieri li ha provocati prima della gara, quando alcuni tifosi stufi della troppa lentezza nelle operazioni di controllo hanno tentato di sfondare i cancelli lanciando oggetti contro le forze dell’ordine, mentre altri si sono limitati a gridare slogan contro il nuovo decreto. Episodi senza dubbio da condannare, ma che dimostrano le falle di questa norma.La protesta dei tifosi è continuata anche in curva B dove era esposto uno striscione recitante: "Pisanu: la foto segnaletica al biglietto nominativo, agli ultra non puoi mettere il collare".Francamente abbiamo preferito l’esordio del Napoli, anche se il dg Pierpaolo Marino assicura che già tra due settimane le cose cambieranno, in meglio…

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