Staccare la “spina”?

Il Napoli di Ancelotti comincia a prendere forma, dopo le iniziali giustificate incertezze, adesso il gruppo è amalgamato e coeso. Nonostante le rotazioni, alcuni calciatori godono di una maggiore considerazione rispetto ad altri. Andando ad analizzare il reparto portieri, il Napoli tutto sommato gode di 3 portieri affidabili, creando un giusto mix di esperienza, affidabilità e talento. 

Karnezis è il portiere della Grecia, e nelle gerarchie dovrebbe essere il 3º, anche se ha giocato già un discreto numero di gare, alternandosi con Opsina. Il ritorno di Alex Meret è imminente, ed è colui che nell’idea della società dovrebbe essere il predestinato a difendere la porta azzurra. Il friulano è reduce da problemi di vario tipo negli ultimi tempi, dalla pubalgia ai tempi di Ferrara, ad una frattura all’ulna sinistra nel primo giorno di ritiro a Dimaro con il Napoli. Insomma, la fortuna non è stata proprio dalla sua parte. Sarà molto interessante capire adesso come funzionerà il gioco delle rotazioni. Attualmente Ospina è in vantaggio su tutti, dopo aver convinto nelle ultime uscite, mostrando grande sicurezza e trasmettendo tranquillità a tutto il reparto arretrato, anche se stilisticamente non perfetto, è molto efficace. Potrebbe essere controproducente affidargli subito le chiavi della porta, caricandolo di responsabilità. Dovrà prima di tutto avere due spalle larghe per abituarsi ad una realtà diversa, con ambizioni e palcoscenici per lui sconosciuti. Successivamente, siamo sicuri che Ancelotti lo doserà col contagocce fino a quando lo riterrà opportuno, magari giocando in Italia e affidare al portiere della nazionale colombiana gare internazionali, ove Ospina è abituato a reggere maggiori pressioni.

Sabato c’è l’Udinese, squadra che deteneva il suo cartellino prima di cederlo al Napoli nel pacchetto con Karnezis, chissà che la sua rinascita possa rinascere proprio dalla sua terra d’origine.

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