REGGINA – NAPOLI: PRIMO CIAK PER ROBERTO DONADONI

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Nell’era targata Edy Reja, doveva trattarsi della classica sfida rilancio in casa di un avversario per niente facile, costretto a navigare in cattive acque e pronta a fornirsi della crisi azzurra come scialuppa di salvataggio. Nell’era post – Reja, l’occhio ricade sul nuovo trainer e alle modifiche apportate dallo stesso. Palla a terra, grinta e corsa, voglia di vincere lasciando a casa paure e incertezze. Un mix sponsorizzato dal Presidente De Laurentiis già tempo addietro che adesso può diventare reale; cambiare rotta è necessario e Roberto Donadoni, ex Ct, ha già messo le cose in chiaro con squadra, dirigenza e addetti ai lavori. Lo spirito c’è, il tempo meno, ma la grande voglia di rimettersi in discussione ha lanciato Donadoni nella nuova ed entusiasmante sfida.

 

Battesimo di fuoco per lui che, comunque, ha già dichiarato di evitare stravolgimenti tattici, ma chiaramente accantonerà un 3-5-2 visto a Napoli per quattro anni con risultati e, soprattutto, spettacolo a corrente alterna. Grattacapi imponenti per uno che ha fatto del 4-4-2 veloce e dinamico il suo credo vincente: Iezzo non è al meglio e resterà ancora ai box, fuori anche Gargano, Maggio, Mannini e Vitale, senza dimenticare Datolo non al meglio. Squadra che, per forza di cose, va ridisegnata ad immagine e somiglianza di quell’Italia che poco esaltò la nazione intera ma capace di risvegliarsi sempre nei momenti difficili e per il rotto della cuffia. 4-3-1-2 obbligato: Navarro (30) tra i pali; Santacroce (13), Cannavaro (28), Contini (96) e Aronica (6) in linea difensiva; Pazienza (5), Blasi (8) e Bogliacino (18) nel mezzo; Hamsik (17) alle spalle di Lavezzi (7) e Zalayeta (25) Ballottaggi: Zalayeta 70% – Denis 30%

 

Donadoni ritoccherà il suo modo di giocare: Santacroce e Aronica non potranno garantire qualità in fase di spinta, così tutto potrebbe passare per Bogliacino e Lavezzi. Il primo chiamato a portare la superiorità numerica, il secondo a creare spazio per Hamsik in fase d’inserimento. Blasi fungerà da ago della bilancia con Pazienza pronto ad aiutarlo in fase di ripiegamento. Sarà interessante vedere come questo Napoli si comporterà utilizzando un gioco prevalentemente basato su passaggi corti e scambi in velocità piuttosto del lancio lungo per la testa della boa centrale d’attacco.

 

Orlandi, dal canto suo, non se la passa poi così bene. Il tecnico amaranto è costretto a fare a meno di Giosa, Santos, Campagnolo, Barreto e Halfredsson dando qualche registrazione al suo 3-4-1-2: Pugioni (1) difenderà i pali della Reggina; Lanzaro (55), Valdez (16) e Cirillo (5) comporranno la linea difensiva; Sestu (77), Carmona (35), Barillà (17) e Costa (3) a centrocampo; Cozza (10) alle spalle di Corradi (9) e Brienza (81) Ballottaggi: Brienza 70% – Di Gennaro 30%

 

La Reggina presenta una formazione molto elastica fatta di scambi di posizione e continui spostamenti dal centro verso gli esterni: Costa abbasserà molto il suo raggio d’azione portando quasi la difesa a quattro, in questo modo lascerà spazio a Barillà pronto ad allargarsi sulla sinistra. Brienza e Sestu copri ranno la fascia destra alternandosi nel posizionarsi in aiuto a Corradi. Cozza muoverà il tutto dalla trequarti in modo piuttosto statico ma trovandosi sempre nella zona da tiro, Carmona fungerà da vice Barreto come regista.

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