INTER – NAPOLI: RESTA IL TABU’ SAN SIRO
Vittoria e spettacolo. Questo è stato il martedì di Champions League in casa Napoli. Tutto secondo le previsioni con gli azzurri che travolgono in due minuti gli spagnoli del Villarreal e contemporaneamente il Bayern Monaco supera il City delineando già una sorta di linea guida del Gruppo A. Tutto alla grande, ma non perfetto perchè dalla prestazione ne esce malconcio Edinson Cavani che rischia seriamente di saltaer la sfida campionato in casa nerazzurra. Spettacolo, invece, mostrato dal Napoli nel primo tempo con due gol in due minuti e un gioco rabbioso e concreto. Infinito, invece, quello mostrato dallo stadio San Paolo capace di far accapponare la pelle con quel boato alla fine della tanto sospirata musichetta. Che gioia, passare il turno non è più una chimera o una missione impossibile, ma comunque difficile. Occhio, però, a non perdere la cognizione della realtà mettendo da parte il campionato. Obiettivamente, il Napoli non è strutturato per vincere il torneo europeo, ma può competere per quello nazionale in modo da garantirsi il posto in Europa anche per il futuro ritoccando, magari, il ranking Uefa. Anche l'Inter, però, non esce benissimo dalla sfida in terra russa: bene la vittoria, ma restano i dubbi sulla gestione difensiva di una squadra ormai scarica al passo con il cambio generazionale. Anche Pazzini, molto probabilmente, resterà fuori magari concorrendo con Cavani al ruolo di protagonista della pellicola "La Maledizione della Caviglia Destra"
Inter. Claudio Ranieri sembra aver rigenerato il gruppo nerazzurro nonostante qualche defezione. 4-4-2 contropiedistico, stesso sistema utilizzato anche ai tempi della Juventus e della Roma, gioco compassato ma volitivo basato sull'estro dei singoli e sul possesso palla. Preannunciato traffico sul settore destro con Nagatomo e Zanetti pronti ad scalare di continuo in sovrapposizione mentre la linea mediana dovrebbe ripresentare Stankovic e Obi. Forlan e Milito garantiscono potenza e classe, ma poco movimento così come la difesa centrale. Occhio al cattivo stato di forma mostrato da Julio Cesar e Chivu spesso in difficoltà come non mai Indisponibili. Cordoba, Viviano, T. Motta, Sneijder, Ranocchia (squalificato)
Formazione (4-4-2) Julio Cesar (1); Nagatomo (55), Samuel (25), Lucio (6), Chivu (26); Zanetti (4), Stankovic (5), Cambiasso (19), Obi (20); Milito (22), Forlan (9) All. Claudio Ranieri
Ballottaggi: Chivu 75% – Maicon 25%
Napoli. Sbancare San Siro diciassette anni dopo sarebbe garanzia di forza e competitività. Diciassette, per la smorfia è una disgrazia, per anche visto che Diego Armando Maradona fu trovato positivo alla cocaina proprio il 17 Marzo 1991. Ma il diciassette porta bene ad Aurelio De Laurentiis visto che proprio diciassette anni dopo, Napoli tornò a vincere in casa della Roma, roba non da poco. Solito 3-4-2-1 con ritmo veloce, squadra larga, difesa alta e mentalità contropiedistica. Maggio dovrebbe riprendere il posto sul settore destro mentre Cavani ha lottato ma non sarà disponibile, toccherà al macedone Pandev. Aronica, invece, è pienamente recuperato Indisponibili. Britos, Donadel, Dzemaili, Cavani
Formazione (3-4-2-1) De Sanctis (1); Campagnaro (14), Cannavaro (28), Aronica (6); Maggio (11), Inler (88), Gargano (23); Dossena (8); Hamsik (17), Lavezzi (22); Pandev (29) All. Walter Mazzarri
Ballottaggi: Pandev 80% – Mascara 20%