NAPOLI – MILAN: VENDETTA TRASVERSALE PARTE SECONDA

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Correva l’11 Maggio 2008 quando il pluridecorato Milan si presentava all’ombra del Vesuvio. Forte di sorrisini in pieno stile superiorità, trascinati da un gagliardetto sulla maglia tanto da vantarsene in piene cadute di stile, traghettati dalla potenza mediatica che dava la squadra già lanciata verso il posto in Champions League e sospinta dalla presunzione di chi, per partito preso, pensava di circumnavigare il golfo con un sacco sulle spalle pieno di applausi da tre punti in carrozza. Correva veloce quell’11 Maggio, correva sotto il sole nel giorno di tutte le mamme. Più forte di lui correva un certo Ezequiel Lavezzi, argentino, classe irrisoria per chi come Alessandro Nesta lo vedeva correre come un fulmine a ciel sereno portando con sé le magiche etichette conquistate anni addietro. Dovette abbatterlo, dovette provocare un penalty, dovette affrontarlo a muso duro…eppure non ne cavò un ragno dal buco, anzi. Altri due scatti del numero 7 azzurro e Nesta resterà fuori per l’intero campionato successivo per combattere guai fisici che Lavezzi portò alla luce.

Tante bandiere da Campioni del Mondo che sventolavano, bandiere che furono ben presto ritirate mentre tutta Napoli rideva di gusto. Prima un gol, poi un rigore, quindi due traverse e un terzo gol da sigillo portato in grembo da Francesco Montervino per Doctor Garics, al suo primo gol in serie A. Napoli rideva nel vedere come una neopromossa annichiliva e umiliava chi pensava di aver già fatto un sol boccone di giovanotti inesperti e immaturi. Ma dalle 18 circa, Milano non rideva più perché non solo videro l’umiliazione data da quei giovanotti immaturi, ma videro volar via i loro sogni d’Europa grande mentre tutta Napoli riempiva quel sacco di meraviglie e sfottò.

Correva quel giorno, potrebbe correre anche questa volta. Già, perché come lo scorso anno, il Milan vuole la Champions (avendo già perso ampiamente il campionato con l’Inter dopo averla massacrata mediaticamente per poi rimetterci la dignità anche in Coppa Uefa) mentre il Napoli cercherà solo quelle piccole soddisfazioni personali da qui alla fine, giusto per dare un po’ di dolcezza ad un campionato diventato improvvisamente aspro e insipido.Non ci sarà Gattuso, peccato, sarebbe stato curioso vedere una reazione come quella dell’andata su Hamsik di fronte al pubblico partenopeo. Non ci saranno Kaka e Ronaldinho, peccato anche questo perché Napoli ha il palato fino. Del resto ci sarà Dida che potrebbe superare la performance di Kalac compiuta un anno fa. Oltre questi, assenti anche Bonera, Kaladze e Borriello per infortunio, Ambrosini squalificato. 4-3-1-2 per Ancelotti con Dida (1) fra i pali; Zambrotta (15), Favalli (19), Maldini (3) e Jankulovski (18) in difesa; centrocampo con Pirlo (21), Flamini (84) e Beckham (32); Seedorf (10) alle spalle di Pato (7) e Inzaghi (9)Ballottaggi: nessuno

Resta il fatto che sul piano del palleggio, il Milan sembrerebbe essere superiore. Pirlo è un regista puro capace di dettare tempi e palloni a seconda delle varie esigenze di squadra, Pato può regalare qualche lampo d’imprevedibilità ma il pericolo maggiore potrebbe arrivare da Filippo Inzaghi, capace di sfruttare ogni fuorigioco non segnalato da guardalinee vari. Meglio evitare di regalare palle inattive, dato i buoni tiratori, e abbassare il ritmo mettendo il Milan in condizione di gestire palla.

Anche Donadoni, ex di lusso, dovrà fare a meno di qualche pezzo pregiato. Aronica è squalificato, Iezzo, Vitale, Rinaudo, Maggio, Gargano infortunati o alle prese con qualche virus. Del resto, l’ex Ct ritrova Mannini riabilitato dopo l’ingiustizia clamorosa firmata Wada, rientra anche Datolo da titolare mentre Gianello prenderà il posto da secondo portiere in rosa. Riecco, per esigenza, il 3-5-2 con Navarro (30) in porta; Santacroce (13), Cannavaro (28) e Contini (96); Mannini (77), Pazienza (5), Blasi (8), Hamsik (17) e Datolo (15) a centrocampo; Lavezzi (7) e Denis (9) di punta.Ballottaggi: Denis 70% – Zalayeta 30%; Mannini 60% – Montervino 40%

Sarà un 3-5-2 completamente diverso da quello visto in questi quattro anni. Difesa a parte, il centrocampo potrà contare su un cursore di spinta come Datolo mentre Mannini (o Montervino ndr) dovranno galoppare sia copertura che in fase di spinta. Hamsik partirà dalla linea mediana per poi ritrovarlo spesso alle spalle delle due punte. Sarà importante tenere alto il ritmo visto che il Napoli è ampiamente superiore sul piano della corsa e della velocità. Inoltre, la difesa del Milan potrebbe essere perforata con una certa facilità visto che la coppia centrale Favalli – Maldini sono due calciatori adattati e non particolarmente rapidi, prede preferite per i velocisti Mannini e Lavezzi. Meglio sfruttare anche la variante aerea con Denis che potrebbe avere pochi intoppi su qualche cross dal fondo. Sfruttare il tutto in un mix di rabbia e vendetta dopo la sceneggiatura scritta nella gara d’andata e interpretata al meglio da Rocchi e milanisti, perché se allora Ronaldinho ballò senza dignità, oggi potrebbe ballare tutta Napoli con grande orgoglio…

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