PARMA – NAPOLI: E POI FINALMENTE TU!

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Giovedì 24 Febbraio 2011, il Napoli è in Spagna nella tana del Villarreal per i Sedicesimi di Europa League, gara di ritorno. Il pari a reti bianche dell'andata e il regolamento che prevede un peso particolare per i gol in trasferta portano ottimismo. Sensazione cresciuta ulteriormente dopo la vittoria in casa della Roma che mancava da ben 18 lunghissimi anni; ma la settimana è diversa dalle altre e di grande tensione: la classifica parla chiaro, il Napoli è secondo a tre punti dal Milan e il turno seguente di campionato mette di fronte proprio le prime due della classe nel posticipo del lunedì sera a San Siro, naturalmente parte il classico bombardamento mediatico della stampa nazionale (specialmente quella di parte ndr) nel tentativo di destabilizzare un ambiente ambizioso e follemente frenetico ma logorato dalla squalifica di Lavezzi per lo sputo, ancora oggi più presunto che concreto, rifilato a Rosi.Lavezzi sarà assente per le prossime tre sfide di campionato e la chance per scaricare la rabbia cade proprio in Europa contro il Villarreal, ma qualcosa va storto. Il pesante turn over di Mazzarri e il poco congeniale ruolo di bomber per dare a Cavani la possibilità di tirare il fiato inceppano l'argentino. Assist per Hamsik che realizza e uno sfortunato palo direttamente da calcio d'angolo, ma questa volta non sono le giocate e la sfortuna a fare storia, bensì i due grossi errori sotto porta che spezzano l'illusione europeo. Piombano come macigni aspre critiche tra chi sembra scoprire la vera natura del pocho e chi gongola nel riempirsi la bocca; Lavezzi scoppia in lacrime e le cose non vanno meglio in campionato con il Napoli che arranca con il Catania, perde a Milano e pareggia in modo rocambolesco con il Brescia. Un solo gol segnato e per giunta non realizzato da Cavani, il primo a sentire la mancanza del rifinitore.Dalle quattro gare, il Napoli non ne esce ridimensionato, anzi, Mazzarri sprona la squadra e la città richiama l'orgoglio del gruppo ritirando piuttosto velocemente la delusione di quel giovedì per riconoscere quanto sia importante Lavezzi con la mente libera e la posizione giusta. Si, Lavezzi è un gran pezzo di questo Napoli e spetta a lui trascinare la squadra verso il vero obiettivo, quello più importante e che tanto da fastidio a chi sa di potersi trovare clamorosamente in svantaggio, economicamente parlando, al cospetto di una squadra del Sud. L'intera tifoseria spera di chiudere queste quattro partite con…"e poi finalmente tu!

 

 

Parma. Gli emiliani non navigano in acque tranquille: 29 punti in campionato insieme al Catania e solo 1 punto in più dalla coppia terzultima in classifica (Cesena e Brescia ndr), 27 gol fatti di cui solo 13 in casa e ben 10 subiti. I gialloblu rivedono lo spettro della retrocessione e Pasquale Marino non gode di fiducia illimitata, così rispetto al 4-3-3 del girone d'andata, il tecnico emiliano si affida ad un 3-4-1-2 più mobile ma sempre di stampo offensivo con difesa alta e ritmi a corrente alternata. Le differenze rispetto al Parma del girone d'andata sono proprio queste: il gioco verrà sviluppato più nella fase centrale con l'esterno di destra del centrocampo pronto ad affiancare la mezza punta mentre il compagno mancino tenderà a fare da pendolo in supporto della difesa; mediani bloccati e due punte di peso per dare muscoli in area di rigore. Valiani, posizionato a destra, nonostante sia un mancino, rientrerà spesso mentre Candreva, o Giovinco, cercherà qualche inserimento da lontano; difesa piuttosto lenta e spesso distratta soprattutto sui lanci dalla trequarti. Occhio alle palle inattive scodellate in area e a non farsi trovare scoperti in fase di contropiede. Amauri non dovrebbe recuperare dal fastidio al ginocchio destro e Bojinov sembra essere favorito per sostituirlo Indisponibili. Paletta e Gobbi (squalificati), Marques

 

Formazione  (3-4-1-2) Mirante (83); Lucarelli (6), Zaccardo (5), Paci (24); Valiani (80), Dzemaili (10), Morrone (4), Modesto (32); Giovinco (21); Crespo (9), Bojinov (86)     All. Pasquale Marino

Ballottaggi. Bojinov 70% – Amauri 30%; Dzemaili 80% – Galloppa 20%

 

 

Napoli. Il brutto momento è alle spalle. La carriera di Walter Mazzarri ha sempre visto una leggera flessione tra Febbraio e Marzo dove anche lo scorso anno portò in cassa solo 4 pareggi e 3 sconfitte fino alla vittoria casalinga con la Juventus della trentesima giornata. Anche in quel caso, gli azzurri non furono brillanti fino al pareggio della 29^ giornata in casa del Milan (1-1). Solito 3-4-2-1 con difesa alta, ritmo veloce e mentalità contropiedistica. Finalmente rientra Lavezzi al fianco di Hamsik alle spalle di Cavani mentre Ruiz potrebbe fare il suo esordio in Serie A per sostituire lo squalificato Aronica; Yebda dovrebbe partire con una maglia da titolare in luogo di Gargano mentre Santacroce dovrebbe rilevare l'acciaccato Campagnaro, anche Maggio non è al meglio e il suo forfait potrebbe riportare in campo Vitale con Zuniga sul settore di destra. Molto potrebbe passare dalla velocità azzurra in contropiede e da qualche azione personale nel tentativo di spaccare un Parma piuttosto bloccato. Cavani insegue Di Natale nella classifica marcatori per interrompere un digiuno che dura da 4 partite tra campionato e coppa. Indisponibili. Aronica, Dossena e Mazzarri (squalificati), Grava 

 

Formazione (3-4-2-1) De Sanctis (26); Cannavaro (28), Ruiz (4), Santacroce (13); Maggio (11), Yebda (21), Pazienza (5), Zuniga (18); Hamsik (17), Lavezzi (22); Cavani (7)     All. Nicolò Frustalupi (vice)

Ballottaggi. Santacroce 70% – Campagnaro 30%; Maggio 70% – Vitale 30%; Yebda 90% – Gargano 10%

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