LECCE – NAPOLI: PENULTIMA SPIAGGIA

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Chi resta e chi va o, per meglio dire, chi vogliamo che resti e chi vogliamo che vada. Discorsi basati su ideologie, leggi non scritte e sul classico giro di parole del "così va il mondo" come se niente e nessuno potesse cambiare qualcosa, una virgola. Nessuno, però, solleva il vero quesito della situazione: non si può o non si vuole cambiare? Stando a come muove la giostra del pallone, l'idea è quella di non voler cambiare il DNA di questo sport che sposta interessi a iosa e spesso a senso unico. Adesso, al centro delle discussioni, c'è un certo Edinson Cavani che dopo la gara di sabato ha sollevato un quesito (?) imponente: non so se resto. Da quelle dichiarazioni si sono scatenati un po' tutti al grido "io ne so più di te". Così nascono le speculazioni del caso che tanto comodo fanno di questi tempi. C'è chi dice che Cavani deve lasciare Napoli perchè non andrà in Champions e perchè così funziona. Punto. Niente da aggiungere. Nessuna obbiezione. Poco importa se lo stesso discorso fu improntato per Marek Hamsik e che ad oggi, ahi loro, rinnova il contratto con il sorriso sposando in pieno la causa azzurra. La verità dov'è? Nel mezzo? Forse riposta in una cassetta di sicurezza lontana da occhi indiscreti che mette in luce come qualcuno sia in malafede, qualche altro incompetente e qualche altro ancora talmente mescolato in questa giostra di follia che ormai tutto il mondo è paese. Naturalmente, in questi discorsi, va sempre omessa la parola esplicita e cristallina di Aurelio De Laurentiis che in più di un occasione ha blindato Hamsik e Cavani lasciando aperta la porta all'argentino Lavezzi, previa clausola rescissoria. Superfluo, infine, invocare il proprio unico pensiero senza portarlo a deragliare per la soddisfazione altrui capace di trasformare un "chi vivrà vedrà" in un "è ormai finito perchè così va il mondo".

 

Lecce. Il gruppo di Cosmi sembra essere uno di quelli più in forma del momento. I salentini rincorrono una salvezza alla portata soprattutto in concomitanza con le grosse difficoltà di Fiorentina e Genoa. Il tecnico giallorosso non cambierà il 3-5-2 di base con mentalità di contropiede e marcature strette. In fase passiva la difesa si trasforma a 5 ma non per l'abbassamento dell'esterno di destra (Cuadrado, infatti, gioca quasi da ala pura), ma per il ripiego di un centrale di centrocampo con il conseguente dirottamento a destro del centrale difensivo. Giacomazzi fungerà da regista mentre uno tra Delvecchio e Bertolacci accompagnerà la fase offensiva sorretta dalla velocità di Muriel. Occhio all'uno contro uno con il colombiano così come con Di Michele sempre scaltro nel saltare l'uomo

Indisponibili. Julio Sergio, Miglionico

 

Formazione (3-5-2) Benassi (81); Oddo (30), Tomovic (40), Esposito (5); Cuadrado (7), Blasi (26), Giacomazzi (18), Delvecchio (82), Brivio (28); Di Michele (17), Muriel (24)     All. Serse Cosmi

Ballottaggi. Delvecchio 70% – Bertolacci 30%

 

Napoli. Il ritorno alla vittoria ha ridato certamente un mezzo sorriso ad un gruppo stanco e depresso, ma la prestazione offerta con un piccolissimo Novara non lascia grande ottimismo. Il Napoli è stanco e incerottato, soprattutto mentalmente e la trasferta di Lecce potrebbe risultare la penultima spiaggia verso la rincorsa al terzo posto. Mazzarri confermerà il 3-5-2 adottato con i piemontesi grazie a Gargano e Dzemaili a protezione di Inler. Lavezzi è ancora out e Cavan i sarà sorretto solo da Hamsik che spesso intercambierà la propria posizione con lo svizzero ex Parma. Impossibile ipotizzare Vargas dal primo minuto, ma solo a gara in corsa e a risultato acquisito data la scarsa fiducia del tecnico nei suoi confronti.

Indisponibili. Rosati, Lavezzi, Donadel, Pandev (squalificato)

 

Formazione (3-5-2) De Sanctis (1); Campagnaro (14), Cannavaro (28), Aronica (6); Maggio (11), Gargano (23), Inler (88), Dzemaili (20), Zuniga (18); Hamsik (17); Cavani (7)     All. Walter Mazzarri

Ballottaggi. Nessuno 

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