NAPOLI – GENOA, PER SFATARE IL TABU’ ROSSOBLU’

Partite a braccetto. Sorpassi, allunghi, ripieghi e nuovamente alle spalle. La lotta in amicizia supportata da un gemellaggio infinito, dimenticato per due ore soprattutto se la posta in palio è alta, stampata nella testa e sulle sciarpe di ogni tifoso. Napoli e Genoa sono così. Per motivi diversi, ripartite dalla C per tornare in massima serie subito e con decisione, festeggiando insieme la promozione prima di darsi nuovamente battaglia in campo. Lo scorso anno fu il Napoli a macinare punti staccando facilmente i cugini rossoblu, poi il calo verticale portò al recupero, sorpasso e allungo del Genoa mettendo in risalto un progetto azzurro poco appetibile per i proclami; oggi è successo l'inverso: Genoa che scatta, vola macina punti, Napoli che recupera sorpassa e allunga. Ora tocca difendere e magari guadagnare terreno perchè, si sa, la sicurezza non è mai troppa e specialmente se il grifone balbetta discontinuamente, meglio approfittarne.D'altronde, il tecnico azzurro ha già sfatato tabù su tabù, allora c'è pane per i suoi denti: il Napoli non batte il Genoa al San Paolo dal 1994 (1 a 0 gol di Rincon ndr), troppo tempo è passato, stimolo giusto per uno come Walter Mazzarri.

 

Genoa. Forse è davvero la squadra che propone il calcio più bello in Europa. 3-4-3 con ritmi velocissimi, ampiezza di gioco molto ampia e una linea difensiva bilanciata, caricata a molla. Il credo di Gasperini si rispecchia nel gioco palla a terra per vie centrali e lunga solo a cercare gli esterni; unica pecca riguarda il reparto difensivo mal strutturato per un gioco votato all'attacco e soggetto a contropiedi repentini costernato da molteplici distrazioni soprattutto nel mettere in fuorigioco gli avversari. Situazione completata, poi, da un estremo difensore che gode di buona reputazione mediatica ma di scarso rendimento e soggetto strafalcioni di insicurezza. Esterni chiamati a percorrere l'intera fascia mentre le punte esterne agiranno sia verso il fondo che centralmente in un mix di altissima velocità e tocco di prima.Indisponibili.  Kharja

 

Formazione (3-4-3) Amelia (32); Biava (25), Dainelli (3), Bocchetti (26); Rossi M. (7), Milanetto (77), Juric (28), Criscito (4); Palacio (8), Suazo (19), Mesto (20)     Panchina: Scarpi; Tomovic, Moretti, Papasthatopoulos, Zapater, El Shaarawy, Sculli   All. Gianpiero Gasperini Ballottaggi: Mesto 80% – Sculli 20%

 

Napoli. Superato a pieni la difficoltà di formazione, Walter Mazzarri continuerà sull'identità creata in questo Napoli. 3-4-2-1 con Quagliarella nelle vesti di vice-Lavezzi. Linea difensiva alta e questo potrebbe creare qualche problema data la grande velocità del reparto offensivo genoano; ampiezza di gioco a molla pronta sia ad allargarsi che a stringersi centralmente; velocità a diesel componenti fondamentale di un gruppo che inizia in sordina per poi accelerare col passare dei minuti. Sabato sera, poi, una leggera differenza ci sarà: la squalifica di Pazienza porterà Cigarini in mezzo al campo al fianco di Gargano, esperimento dovuto per valutare la completezza del reparto con una mente e un corridore; fondamentale sarà l'apporto di Grava, unico difensore veloce schierabile, e l'aiuto dei due esterni, nella fattispecie Maggio e Aronica, pronti a spingersi nel tentativo di tenere bassi Criscito e Rossi. Occhio a Mesto, bravo con entrambi i piedi, e Suazo capace di sfruttare la rapidità sul filo dell'ultimo uomo Indisponibili. Santacroce, Lavezzi, Hoffer

 

Formazione (3-4-2-1) De Sanctis (26); Campagnaro (14), Cannavaro (28), Grava (2); Maggio (11), Cigarini (21), Gargano (23), Aronica (6); Hamsik (17), Quagliarella (27); Denis (19)     Panchina: Iezzo; Rinaudo, Rullo, Dossena, Zuniga, Bogliacino, Insigne   All. Walter Mazzarri Ballottaggi: Nessuno

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