MILAN-NAPOLI: FUGA O AGGANCIO?

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Peccato, soltanto un gran peccato essere usciti così dall'Europa League.Gli spagnoli del Villarreal ne hanno suonate di santa ragione alle compagini italiane nel recente passato, ma con il Napoli è stato diverso: schiacciato e perennemente bloccato nella propria metà campo dalla furia Napoli. Un palo e poi un altro, niente da fare, eppure gli spagnoli avevano trovato il vantaggio con un tiro di Giuseppe Rossi deviato dai tacchetti di Zuniga che rende il pallone una scheggia impazzita per trafiggere De Sanctis.Se il Villarreal avesse vinto 2 a 1 dimostrando una certa forza e una certa sostanza, un po' tutti avrebbero fatto spallucce riconoscendo la forza dell'avversario per mettersi l'anima in pace; se invece si fosse rivisto un Napoli in stile Chievo, in quel caso ci sarebbe stata rabbia, ma anche un ridimensionamento importante in vista della gara di Milano. No, il Napoli ha dominato e conta poco il turn over, giovedì quella palla non poteva entrare più di una volta, il destino ha deciso così. Ciò nonostante, la città ha ricavato una fibrillazione storica da quella sconfitta: l'umiltà partenopea, troppo distante dalle illusionarie di società e media della Juventus, porta a tenere le distanze mostrando una sana scaramanzia tutta partenopea, ma ogni singolo tifoso, in cuor suo, sa bene che niente è impossibile perchè Lavezzi potrà sbagliare due gol facili prima di colpire un palo per poi stamparlo di nuovo con Cavani, ma non sarà sempre così, non ci sarà sempre la sfortuna di mezzo. Le lacrime di dolore e delusione sono lo sfogo di un ragazzo messo sotto estrema pressione: da lui ci si aspetta sempre qualcosa di magico e dopo la squalifica ci si aspettava ancora di più rendendo tremendamente vulnerabile l'equilibrio di un ragazzo che spera di diventare un campione assoluto.Ebbene, Villarreal è acqua passata e mentre in Spagna Walter Mazzarri ha lanciato la fanteria di posizione e qualche arciere di buona vista, in casa del Diavolo proporrà l'artiglieria pesante, contraerei e bombardieri, cingolati d'acciaio per passeggiare sulla Milano rossonera. Sicuramente non sarà la partita Scudetto, manca ancora troppo per sentirla decisiva, certamente darà uno sprint importante ad una delle due in caso di vittoria, dettaglio da non trascurare. In molti, poi, farebbero di tutto pur di strappare, 25 anni dopo, una vittoria in casa del Milan per rispedire al mittente le tante provocazioni ricevute sia da siti da mezza cartuccia ("reintegrate Lavezzi siamo stanchi dei pianti"), che da stampa nazionale tanto da chiedere al Napoli di "ringraziare" lo stile Milan per avergli concesso 24 ore in più di riposo. La voglia sta proprio lì, confermare le loro provocazioni di paura e rispedire al mittente le varie chiacchiere da bar visto che, anche se fosse possibile, pur lasciando a Mazzarri la scelta del direttore di gara non cambierebbe nulla visto che il vento sospira sempre verso Nord. Lasciamo a loro il compito di raccogliere le puf-bacche mediatiche, noi concentriamoci su altro: Batteria, pronti…CARICA!

 

Milan. Per quanto Allegri voglia far trasparire una certa sicurezza, le parole confermano come la preoccupazione sia tanta: i rossoneri godono di un qualità nel palleggio sensazionale, ma la corsa è praticamente nulla e la difficoltà sta proprio nel tentativo di arginare la velocità partenopea. Contenti e galeotti per la squalifica di Lavezzi, uno che avrebbe letteralmente distrutto gli schemi milanisti, tutto passa su Cavani e sul come fermarlo, o per meglio dire, contenerlo. Resta il 4-3-1-2 con difesa bassa, ritmo molto lento e squadra stretta con la ricerca del fraseggio stretto e continuo per arrivare in porta. Il gioco del Milan è praticamente spezzato in due tronconi: difesa e attacco. L'assenza di Pirlo favorisce questa mentalità poichè Van Bommel garantisce una certa fisicità ma sempre poca corsa; Boateng cercherà l'inserimento da lontano mentre Gattuso tenterà di appoggiare il reparto arretrato. Per il resto, palla lunga e sperare che qualcuno inventi qualcosa perchè qualcosa viene sempre inventato: se non ci riesce Ibrahimovic con i piedi, allora ci pensa Robinho con il braccio.Difesa piuttosto lenta e macchinosa dove solo Thiago Silva garantisce ottima copertura e grande qualità, Nesta è in affanno soprattutto quando di fronte trova gente veloce, i due esterni appoggeranno poco il centrocampo cercando, però, di scaraventare palla lunga verso i tre terminali offensivi. Occhio al gioco uno contro uno e alle palle inattive, ma oltre alla velocità, il Napoli potrà contare sul contropiede e sul dinamismo; diventerà fondamentale il gioco dei reparti e la gestione del tempo. Ballottaggio per l'esterno di sinistra in difesa tra Jankulovski e Oddo: la scelta potrebbe diventare il ceco sia perchè mancino che per un fattore scaramantico trovandosi nella stessa posizione di Oddo proprio nella gara d'andata.Indisponibili. Pirlo, Ambrosini, Inzaghi, Bonera, Antonini

 

Formazione (4-3-1-2) Abbiati (32); Abate (20), Nesta (13), Thiago Silva (33), Jankulovski (18); Boateng (27), Van Bammel (4), Gattuso (8); Robinho (70); Pato (7), Ibrahimovic (11)     All. Massimiliano Allegri

Ballottaggi: Jankulovski 60% – Oddo 40%

 

Napoli. Villarreal è in archivio, ora tocca al Milan. Lavezzi guarderà trepidando la sfida sperando nel colpaccio dei compagni per rendere meno amara la sua assenza. Solito 3-4-2-1 con difesa alta, ritmo veloce e mentalità contropiedistica; in campo il meglio della rosa, più consapevole dei propri mezzi: la velocità sarà l'arma in più del gruppo oltre alla modalità di contropiede, lanciar palla in avanti potrebbe risultare molto inutile, ma arrivando da azioni manovrate nella metà campo si potrebbe mettere in difficoltà il ripiegamento e la marcatura a zona dei rossoneri. Meglio evitare inutili personalismi, ma concentrarsi sul pressing e sulla ripartenza veloce, magari dalle zone esterne dove Maggio potrebbe trovare o un mancino con pochi minuti nella gambe o un destro adattato poco incline alla marcatura. In ogni caso, le fasce resteranno bloccate ma possibili di uno contro uno; fondamentale potrebbe diventare Pazienza portando la squadra a distribuire palloni importanti nelle ripartenze mentre la zanzara Gargano potrebbe creare enormi problemi in un pressing alto. Meglio non dare a Cavani il peso dell'intero gioco ma sfruttarlo solo come terminale offensivo come nella gara casalinga con la Juventus. Unico dubbio resta il sostituto di Lavezzi: Zuniga sembra in vantaggio, ma dopo i 120 minuti giocati tra Catania e Villarreal potrebbe portare il tecnico a scegliere uno tra Sosa e Mascara tenendo la staffetta a gara in corso.Indisponibili. Lavezzi (squalificato), Grava

 

Formazione (3-4-2-1) De Sanctis (26); Campagnaro (14), Cannavaro (28), Aronica (6); Maggio (11), Pazienza (5), Gargano (23), Dossena (8); Hamsik (17), Mascara (9); Cavani (7)     All. Walter Mazzarri

Ballottaggi. Mascara 50% – Sosa 25% – Zuniga 25%

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