NAPOLI-CESENA 24/01/88 (2-0)

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Il Cesena di Albertino Bigon ( che due stagioni dopo condurrà gli azzurri alla conquista del 2° scudetto ) riuscì a farsi ben valere nel campionato 1987 -1988, tanto da raggiungere una salvezza più che tranquilla. In quel Cesena gli elementi di spicco erano il povero Agostino Di Bartolomei ( reduce dai fasti del MIlan e soprattutto della " sua " Roma ), un pò avanti con gli anni ma sempre regista sopraffino, il portiere Sebastiano Rossi che per tanti difenderà la porta del Milan pluri -scudettato di Capello ( ancor oggi detiene il primato con 929 minuti di seguito senza subire gol ), ed il centrocampista Alessandro Bianchi ( l' anno dopo vincerà lo scudetto con l' Inter ), che sarebbe potuto essere un degno erede di Marco Tardelli se una serie incredibile di infortuni non gli avessero falcidiassero la carriera. Ma il pezzo forte di quel Cesena era l' attaccante di " movimiento " Ruggero Rizzitelli, destinato a diventare un idolo della tifoseria romanista, tanto fa far diventare un tormerntone pure ( anzi soprattutto…) in televisione il coro " Rizzi -Rizzi gool ! ". Perciò per i romagnoli, la gita " 'n coppa " al Vesuvio quel 24 gennaio 1988 si prospettava piacevole indipendentemente dall' esito della gara, da potersi giocare con la serenità che anche il danno di una probabilissima sconfitta non avrebbe creato alcuna situazione di " vita o di morte ". Del resto il Napoli era campione d' Italia, e veleggiava sicuro in poppa anche in quel campionato, 1° in classfica con 3 punti di vantaggio sul Milan di Sacchi e Gullit ( la vittoria ne valeva ancora due ), e con la carica di aver vinto vinto nel finale avventurosamente in quel di Genova ( sponda blucerchiata ) la settimana prima, con un beffardo " lob " dell' immaginifico Diego. Il match era in programma per la prima di ritorno ( è stato l' ultimo campionato a 16 squadra, forse il format migliore per l' italica pedata ) e, sotto la direzione di Romeo Paparesta da Bari ( padre di Gianluca ), davanti ai soliti 80.000 ( e rotti…), così si schierarono le squadre : Napoli con Garella, Ferrara, Francini. Bagni, Ferrario e Renica. Careca ( 87' Carnevale ), De Napoli, Giordano, Maradona e Romano. I romagnoli risposero con : Rossi, Cuttone, Armenise ( 66° Traini ), Bordin, Cavasin, Jozic. Alessandro Bianchi, Leoni, Lorenzo, Di Bartolomei e Rizzitelli. Il Cesena fece in pieno la sua parte, costringendo gli azzuri a non abbassare mai la guardia sino alla fine. Ma contro quel Napoli in quel periodo c'era ben poco da fare per chiunque. Prima andò a segno Careca al 9°( riprendendo un colpo di testa di Maradona parato con l' aiuto del palo da Rossi ), e con lo stesso " Pibe de oro " al 41 che, udite udite , andò a segno con il destro , al termine di un ficcante contropiede. Il 2 -0 nella ripresa non mutò più, facendo registrare l' undicesima vittoria in campionato di quel meraviglioso Napoli. Forse quello più forte di sempre. Che la storia beffarda, con l' aiuto dell' arida statistica, non può riconoscergli alcun titolo…

Le statistiche generali parlano di un nettissimo predominio azzurro : 13 vittorie ( l' ultma per 2 -0 con gol di Cavani e Sosa lo scorso 6 febbraio 2011 ) e due soli pareggi. Dopo l' ennesima " magra " rimediata a Genova, i prodi cavalieri sono chiamati ad un riscatto OBBLIGATO " contro i pur simpatici bianconeri di romagna.

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