Roma- Napoli 12/2/11 (0-2)

Da quel 12 settembre 1993, quando il Napoli di Marcello Lippi si impose per 3 -2, erano passati la bellezza di 18 anni e, complici le numerose annate trascorse fra A e B, oltre alla forza non indifferente della Roma, al Napoli non era più riuscito il colpo di violare l’ Olimpico a tinte giallorosse. Stavolta, con la Roma dell’ ex Ranieri un pò in difficoltà, e con gli azzurri secondi a soli tre punti dal Milan di Allegri ( la Roma inseguiva a  -7 dai rossoneri ), sembrava poter essere finalmente la volta buona. Era una bella serata invernale del 12 febbraio 2011, e, agli ordini di Bergonzi di Genova, così scesero in campo le squadre : Roma con Julio Sergio, Rosi, Cassetti. Juan, Riise, Taddei ( 46° Ménez ), De Rossi, Simplicio ( 77° Greco ), Perrotta, Borriello, Vucinic ( 77° Totti ). Walter Mazzarri rispose con : De Sanctis, Campagnaro, Cannavaro, Aronica, Maggio, Pazienza, Gargano, Dossena ( 59° Zuniga ), Hamsik ( 73° Yebda ), Lavezzi, Cavani ( 85° Mascara ) Dopo le classiche fasi di studio, il primo squillo è della Roma al minuto 15. Veloce combinazione Vucinic -Simplicio – Vucinic, ed ecco il montenegrino presentarsi solo davanti a De Sanctis. Il tiro per la verità non è per niente male, ma il portiere abruzzese, in splendida forma, da terra alza il braccio e blocca addirittura la sfera. Forse a Roma non hanno mai avuto  mai visto il buon Morgan così pronto e reattivo. Due minuti dopo arriva la   risposta partenopea : Maggio scatta sulla destra evitando Simplicio, e crossa forte e teso al centro : la palla sbatte sulla caviglia di Lavezzi, che non riesce a dare il colpo decisivo. La stessa azione si ripete al 27°, e stavolta è Lavezzi a crossare basso al centro dalla destra, dopo uno scambio con Campagnaro. Il portiere Julio Sergio riesce a deviare allungandosi. Il Napoli insiste : al 28° Gargano su punizione dal limite impegna il portiere brasiliano, poi al 30°, al termine di una azione confusa, Cavani batte a rete ma respinge il muro difensivo di Ranieri. Al 34° va al tiro da fuori dopo un bel palleggio Cristian Maggio, al 37° su punizione dal limite si rende pericoloso Lavezzi, al 43° per poco non si concretizza uno scambio in velocità Lavezzi – Maggio – Cavani. La Roma traballa ma non molla, ed il primo tempo si chiude a reti bianche. La ripresa però si apre come meglio non si potrebbe : lancio illuminante di Lavezzi verso Hamsik che si inserisce benissimo in area. Contrastato da Juan, lo slovacco cade a terra, e l’ arbitro concede il rigore, per la verità abbastanza dubbio perché, rivedendo l’ immagine al rallentatore, sembra che in realtà l’ attuale Capitano inciampi su se stesso. Ma come si suol dire, ” a rigore donato…”. Batte naturalmente Cavani, la palla prima picchia sul palo alla destra di Julio Sergio e poi sbatte sull’ altro palo ; lo stesso ” Matador ” si avventa per il tap – in vincente. C’è un attimo di smarrimento in tutto lo stadio, in quanto da regolamento, se il pallone finisce sul legno, il rigorista non può calciare di nuovo. I romanisti protestano vivacemente, ma Bergonzi convalida perché, la sfera, prima di finire per la seconda volta sul palo, era già entrata, su segnalazione del quarto uomo. Lo 0 -1 così è cosa fatta, ma la ” Mazzarri – band “, oltre a controllare agevolmente i tentativi di riscossa di Totti e c., va ancora a rete al 65°, grazie ad un maldestro intervento di Cassetti che fa autogol per anticipare Cavani. Il punto però viene giustamente annullato per un fuori gioco di Zuniga che aveva crossato al centro. Al 74° la Roma ha finalmente un sussulto, ma la botta di Menez da fuori viene parata senza difficoltà da De Sanctis. Due minuti dopo, l’ irrefrenabile Lavezzi si presenta tutto solo davanti a Julio Sergio lanciato da Aronica, ma il ” Pocho ” si impappina ingloriosamente, e la favorevolissima occasione non dà esiti. Al minuto 82 comunque arriva il gol della sicurezza. Ancora Aronica lancia in profondità Lavezzi, che si inchina dolcemente per servire sull’ out destro Cannavaro. Il Capitano di allora crossa al centro e, in messo a De Rossi e Cassetti, spunta Edinson Cavani che scaraventa di ginocchio in rete per lo 0 -2 finale che fino alla fine non cambierà più, esaltando i tanti tifosi azzurri presenti sugli spalti. Napoli sempre secondo a -3 dal MIlan, mentre dopo la sconfitta, nonostante il secondo posto della stagione precedente, Ranieri fu sollevato dall’ incarico. Come fu dolce quella notte azzurra di metà febbraio…
Il bilancio complessivo non è particolarmente positivo per il Napoli, nonostante 28 pareggi. La Roma si è imposta in 30 occasioni a fronte di sole 9 vittorie azzurre. Suonerà la decima Rafa Benitez alla ora di pranzo di sabato ? Avanti Napoli !!!
EMANUELE OROFINO
Translate »