NAPOLI-CAGLIARI 09/11/75 (3-1)
Il 7 novembre scorso Luigi detto ” Gigi ” Riva, il più grande cannoniere di sempre della Nazionale ( 35 gol, da 41 anni primato ancora imbattuto ) ha compiuto 70 anni. La sua leggenda, contrassegnata purtroppo da ben 3 gravi infortuni ( infatti si ritirò a soli 31 anni, nel gennaio del 1976 ), è stata caratterizzata dall’ aver indossato una sola maglia di club ( a parte gli inizi nel Legnano ), quella rossoblu del Cagliari, da lui condotto ad uno storico ed indimenticabile scudetto nel 1970. E’ stato un vero e proprio mito del nostro calcio, tanto che un giornale messicano prima dei mondiali del 1970, pubblicò una foto con il piede desto di Pelè e con il piede sinistro di Riva, con la didascalia che recitava : ” Unendo entrambi i piedi, si avrebbe il calciatore perfetto ! ” ( Riva era mancino puro ). L’ impagabile pubblico del San Paolo ammirò una delle sue ultime prodezze il 9 novembre 1975, in una gara poi fortunatamente vinta ( anche al di là del punteggio finale ) degli azzurri. Si era alla 5° giornata del campionato 1975 -1976, ed il Napoli correva in testa appaiato alla ” solita ” Juventus, mentre i sardi, già in forte difficoltà, a fine stagione retrocesse ro dopo 12 anni fra i ” cadetti “. In uno stadio assolutamente gremito ( 8.000 paganti e 73.000 abbonati ! ), in una splendida giornata di sole, così scesero in campo le squadre : Napoli con Carmignani, Bruscolotti, Pogliana. Burgnich, La Palma, Orlandini e Massa. Juliano, Savoldi, Boccolini e Braglia. Allenatore Luis Vinicio. Sulla panchina degli ospiti, sedeva il mitico Luis Suarez, emblema della ” Grande ” Inter, che quel giorno schierò : Copparoni, Mantovani e Longobucco. Gregori, Valeri e Roffi. Butti, Quagliozzi, Virdis, Viola e Riva. Il Napoli parte subito a spron battuto, ma la difesa cagliaritana regge bene, ed anzi, con Riva e Virdis in contropiede, per due volte crea qualche grattacapo a Carmignani. Al 19 poi, per un fallo di Burgnich su Virdis, viene concessa una punizione dal limite. Tutti si aspettano la solita botta di Riva, ma, il diabolico Gigi, batte a foglia morta, sorprendendo nettamente il portiere azzurro. Il Napoli non si scompone per l’ inatteso svantaggio, e continua a macinare gioco. Prima Massa però, e successivamente Savoldi, mancano di un nonnulla la palla del pareggio.
Che arriva comunque al 1° del secondo tempo, ed in maniera spettacolare. Azione manovrata fra Pogliana, Juliano e Boccolini che crossa dalla sinistra ; al limite dell’ area Savoldi fa sponda di testa verso Peppeniello Massa, che effettua una fantastica rovesciata assolutamente imparabile per il pur bravo Copparoni. Passata la paura, gli azzurri, orchestrati magnificamente da Totonno Juliano si gettano con ancora più determinazione all’ attacco, chiudendo in pratica gli avversari nei loro ultimi sedici metri. Braglia fallisce una comoda conclusione di testa, ma al 65° il sorpasso è cosa fatta. Juliano batte una punizione per un fallo di ostruzione di Quagliozzi e Viola nei suoi stessi confronti. Tocco di esterno destro da parte del capitano, e ” Beppe -gol “, dal vertice sinistro dell’ area, come una frustrata, fa planare di testa la sfera sull’ altro angolo, senza che il povero Copparoni possa farci nulla. Sul 2 -1 il Cagliari è costretto a scoprirsi, ed in contropiede gli azzurri vanno a nozze. A dieci minuti dalla fine, ben 9 azzurri si passano il pallone, senza che Riva e compagni possano intervenire. Il cross finale di Pogliana mette di nuovo Savoldi in condizione di battere a rete di testa, stavolta a non più di 5 metri dalla porta. Per l’ ex bolognese è un gioco da ragazzi realizzare il 3 -1, in una euforia generale quasi incontrollabile. Quante bandiere al vento salutarono il fischio finale dell’ arbitro Pieri di Genova…
Ottimo il bilancio con la squadra dei ” 4 mori ” : 19 vittorie ( 2 in B ), 9 pareggi ( 1 in B ) e 4 successi sardi. E’ il caso di centrare il doppio 10 ? Zeman permettendo…
EMANUELE OROFINO