MANCA IL GOL MA E’ GIUSTO LASCIAR SOGNARE NAPOLI

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Il terzo 0-0 consecutivo in casa non impedisce al Napoli di mantenersi agganciato alla zona Europa. Contro l’Inter la squadra di Mazzarri fa la partita che ci si aspetta e che il tecnico aveva preannunciato: grinta, reattività, ritmi elevati. Per una buona mezz’ora tiene i campioni d’Italia nella loro metà campo insidiando più volte Julio Cesar e colpendo una traversa con Hamsik che fa il Lavezzi. Lo slovacco è libero di girare dietro le punte e lascia a Zuniga lo spazio per insediarsi sulla destra mettendo in crisi Muntari e Santon. Mourinho impiega un tempo per cambiare le carte in tavola e con Zanetti a sinistra i varchi per gli azzurri si riducono. Il Napoli cala il ritmo al termine della prima frazione e all’inizio della seconda, poi chiude in crescendo con un altro legno (Quagliarella) e Denis che non riesce a far gol. Ma non per questo El Tanque va condannato, anzi. Adesso che Lavezzi sarà pronto (difficilmente a Siena) chi escluderà Mazzarri? Perché se è vero che Denis ha le polveri bagnate, non da meno è Quagliarella, ma non si può tacere l’ottimo lavoro di sponde e spizzicate dell’argentino, che è l’unico in rosa capace di fornire questa assistenza.

Il Napoli è piaciuto per come ha saputo interpretare la partita, Mazzarri ha chiuso Maicon con Aronica e “soffocato” Sneijder con Pazienza, oltre ad aver annullato Pandev con un super Grava. Ha provato a scardinare la difesa nerazzurra con Zuniga e Hamsik, accompagnati sovente da Campagnaro, sulla destra. A Mourinho è mancato il coraggio di inserire la terza punta, il pareggio gli stava bene. Al Napoli invece è mancato soprattutto il gol, quel gol che in casa latita da oltre un mese (Denis con la Samp) e che prima o poi va ritrovato per rimpinguare i sogni europei. Ma quali sogni: di Champions o di Uefa? A sentir parlare De Laurentiis, il primo a non voler andare in Champions è proprio lui, teme di “sporcare” il bilancio e di essere costretto a fare il passo più lungo della sua gamba. Il concetto lo ha ripetuto chiaramente anche al termine del match con l’Inter. Un passo alla volta, il motto di De Laurentiis. Ma è giusto condizionare ambiente e squadra in questo momento? Questo Napoli, che gioca un buon calcio e che di sicuro sta facendo molto di più del previsto, è legittimato fino al termine a difendere l’attuale quarto posto. Sarà difficile anche centrare l’Europa League, lo sappiamo bene. Ma rinunciare a priori ad una scommessa meravigliosa non è proprio il massimo. La lotta sarà dura, la certezza è che il Napoli ci sarà. Con la spinta dei 60mila e non solo. De Laurentiis compreso, nonostante tutto.   

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