NAPOLI, ORA RIALZATI
Questa volta i lanci lunghi non sono bastati. Il Napoli cade a Mantova mettendo a nudo tutti i suoi limiti. Partita strana quella andata in scena al Martelli. Partono bene gli azzurri che danno tutta l’impressione di chi vuole giocarsi la partita per vincere. Anche se di conclusioni verso la porta di Brivio se ne vedono davvero poche. Gli infortuni di Domizzi e Bogliacino, però, hanno pesato molto nell’economia del gioco napoletano. In particolare l’assenza dell’uruguaiano ha di fatto spento la luce del centrocampo. L’espulsione di Maldonado (apparsa un po’ affrettata, a dir la verità) ad inizio ripresa, ha fatto il resto. Il Mantova, dal canto suo, non è che abbia fatto faville. Squadra rognosa quella allenata da Di Carlo, che concede davvero poco agli avversari. Ottima difesa e ripartenze veloci. Come spesso capita al Napoli, si è subito capito che la partita potesse risolversi solo su un episodio. Questa volta, però, è stato a vantaggio degli avversari.
Il risultato poteva essere addirittura ben più rotondo ma un po’ Iezzo, un po’ la difesa e soprattutto tanta fortuna hanno dato al Napoli il minimo scarto. Ora che fare? Con questa sconfitta e la conseguente vittoria del Genoa, bisogna dire addio alla promozione diretta? Innanzitutto non bisogna cadere nello sconforto. Certo sarà importantissima la prossima trasferta a Brescia. Ci vorranno i tre punti per continuare a sperare. In caso di mancata vittoria sarà meglio, probabilmente, prepararsi subito agli spareggi in modo da non arrivarci con il morale sotto i tacchi dopo un’eventuale delusione all’ultima giornata. Come sette giorni fa, la seria A è ancora alla portata degli azzurri. Per quanto possibile in una piazza come Napoli, sarà meglio non caricare l’ambiente di eccessiva tensione e nervosismo. Ci sono ancora cinque round da combattere. E Reja se li deve giocare senza prescindere dalla fantasia di De Zerbi. Il montante del Mantova ha buttato il Napoli al tappeto. Ora sta agli azzurri rialzarsi prima che l’arbitro arrivi a 10.
