MANCA ANCORA UN POC(H)O COSI’…
Sarà stata la preparazione dura e intensa, sarà stata la prima gara in casa, saranno stati i sessantamila spettatori, ma il Napoli acciuffa la leggenda con il fiatone.Bene nel risultato. Uno a zero, può bastare, non si fanno torti a nessuno e il lavoro prossimo, vedrà un’aria più dolce e carica di responsabilità perché adesso non si scherza più. Napoli che supera il Panionios e si lancia nella leggenda con, inevitabilmente, il volto di uomini come Iezzo, Grava, Bogliacino e Montervino; volti della rinascita, simboli di una scalata partita dalla serie C per giungere all’Europa stimata, voluta, cercata, strappata con unghie e denti. Volti come quelli, si aggiungono ad altri volti di uguale importanza: Maggio, Denis e Rinaudo, a dimostrazione che il progetto non è finito qui, anzi, è pronto a rilanciarsi, a crescere, a spalmare la prima patina aderente per collegare il passato con il futuro, passando per il presente. Volti come quelli di Hamsik, Gargano e Lavezzi, uomini d’oro, le fortune di questa squadra, i trascinatori delle grandi imprese.
Tutti omogeneizzati da Luis Edoardo Reja Aragones, poca qualità ma tanta esperienza e grinta, con un pizzico di fortuna che non guasta mai, anzi, con il Panionios c’è stato ancora bisogno di lei per mandare sui legni quei tre palloni (due in Grecia e uno al San Paolo) ed evitare che, ancora una volta, il cuore dei partenopei fosse messo a dura prova, in una prima fase della stagione che ha confermato come Denis possa diventare l’uomo in più mentre Juventus e Inter schiumano di rabbia nel vedere Hamsik esultare e spingere gli azzurri alle porte della leggenda; e pensare ad un Napoli completato dal Lavezzi visto lo scorso anno unito ad una forma fisica ancor più accurata…eh si, manca davvero un solo un pocho così, Italia ed Europa sono avvisate…