QUELLO CHE NON TI HO MAI DETTO…

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Cosa dirà mai ai suoi ragazzi? Come prepara al meglio le partite? Alzi la mano chi avrebbe mai pensato a un campionato del genere da parte del Napoli. Il mago Mazzarri ci ha messo del suo, e non in piccola percentuale. Una rosa ristretta di una ventina di calciatori e via a giocare per un sogno. Qual è il segreto del Mazzarri allenatore? Le risposte le possono dare i fatti. O, meglio, le vittorie. Una squadra che ha finalmente un’identità in trasferta: otto vittorie stagionali. Neanche negli anni degli scudetti è successo. In casa gli azzurri hanno colto in nove occasioni i tre punti. E il campionato non è ancora terminato. Tutto questo grazie alle motivazioni che il mister ha saputo inculcare ai suoi. Il gruppo? Le prime donne non hanno posto, preferiamo la costanza e l’affiatamento. E’ questo il segreto di una stagione da favola. Al di là di come vada. Anche se, i più ottimisti, sognano qualcosa di grande. Senza paragoni e senza allusioni. Il Napoli di quest’anno è quello dei record, dei tabù infranti e delle imprese al cardiopalma. Steaua, Lecce, Palermo, Cagliari, sono solo alcune delle gesta dei guerrieri azzurri. Mazzarri e il suo Napoli, una berlina. Non quelle d’epoca, ma una di quelle moderne che sfruttano al meglio le proprie capacità per tenere testa ad auto di cilindrata superiore di nome Milan ed Inter. Allegri e Leonardo, rispettivamente, hanno una rosa tale da poter concorrere in tutte le competizioni, serie A compresa. Com’è possibile che il Napoli riesca ad avere un ritmo tale da poter lottare per i primi tre posti? Eppure, le due milanesi sono superiori agli azzurri. Lavoro di testa o di gambe? Potremmo rispondere entrambi, visto che i partenopei riescono a reggere il ritmo partita per tutti i novanta minuti. Panchina corta? Il turnover talvolta è servito e talvolta no, ma ci può stare. Villarreal il crocevia di una stagione. E’ li che Mazzarri ha capito di poter pensare a qualcosa grande in Italia. L’Europa che conta la vedremo l’anno prossimo, magari con quella musichetta che tanto è leggiadra per le nostre orecchie. Lo scudetto della moralità e del lavoro svolto l’ha già vinto. Il toscano dall’anima d’oro e dalla tenacia da vendere ha rapito il cuore di sei milioni di tifosi azzurri sparsi nel mondo. Cosa vuole questo Napoli? Dove può arrivare? Lo scopriremo solo vivendo. Magari lo spogliatoio lo sa già, ma vuole riservare la sorpresa alla fine. Comunque andrà, Walter merita la panchina d’oro per quello che ha fatto. Uno schiaffo morale al Nord e ai potenti del calcio. Il bello, si sa, sta per arrivare…

 

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