L’Innominato
Stagione più che positiva l’ultima di Manolo Gabbiadini che tra Napoli e Sampdoria è stato in grado di realizzare ben 20 gol stagionali, sette in blucerchiato e tredici in azzurro tra campionato e coppe senza mai partire sempre da titolare.
Il Napoli per la nuova stagione è pronto a calare il Jolly che porta le sembianze di Manolo Gabbiadini. Il numero 23 azzurro, arrivato a Gennaio come alternativa degli attaccanti azzurri, si è dimostrato sempre di più pedina fondamentale diventando un autentico Jolly d’attacco capace di districarsi in ogni zona d’attacco da destra a sinistra al centro e finanche da prima punta. I tredici gol realizzati, uno per goni milione speso dagli azzurri a Gennaio per strapèparlo alla Sampodria e alla Juve, hanno messo in luce le doti di questo ragazzo bergamasco che nonostante il viso da “ragazzino”, ha dimostrato di avere il carattere di un veterano e la sfrontatezza che solo i giocatori di talento sanno mettere in mostra. Anche il CT Conte se ne è accorto convocandolo ormai in pianta stabile in Nazionale. Proprio in ottica Nazionale, in vista degli Europei 2016 in Francia, questa sarà la stagione per Manolo della consacrazione.
Eppure leggendo i giornali, ascoltando interviste e previsioni di futuro assetto tattico azzurro, il nome di Manolo Gabbiadini resta tra “gli innominati”. Si parla tanto di Callejon, che sembra più lontano che vicino al Napoli, di Mertens e Insigne che possono fare i trequartisti o le seconde punte o gli esterni di un 4-3-3 alternativo al classico 4-3-1-2 di Sarri. C’è chi si sta battendo per non far cedere Mertens e critica il volersi disfare così velocemente di Callejon, ma nessuno esalta il fatto di aver in rosa forse l’unico vero attaccante polivalente del calcio italiano. A Torino ancora si chiedono come la Juventus si sia disfatta così facilmente di questo calciatore che forse oggi farebbe comodo a tanti. Il suo mentore alla Samp, Sinisa Mihajlovic, sembra averlo già messo in lista tra le richieste fatte a Galliani. Ma seppur “innominato”, la presenza di Gabbiadini nel nuovo corso del Napoli di Sarri e Giuntoli è imprescindibile.
Anticipiamo i possibili eventi e rumor di mercato iniziando a dire #giùlemani da Manolo per scoraggiare chiunque oggi, non sentendo parlare troppo del ragazzo, possa avere in mente che forse al Napoli non serva. Gabbiadini sarà il vero cardine dell’attacco azzurro il prossimo anno. Seconda punta di fianco a Higuain o centravanti stesso in laternativa al Pipita (o a chi lo sostituirà) o esterno a destra o sinistra in un ipotetico 4-3-3. I suoi movimenti sull’esterno e i tagli da vera prima punta che lo hanno contraddistinto in questi mesi con la maglia azzurra saranno una vera e propria arma letale. il suo piede sinistro sembra sempre caricato a molla e un dato statistico lo vede tra i calciatori che più di tuti inquadrano la porta, spesso anche senza fortuna visti i sette pali colpiti la scorsa stagione tra Napoli e Samp e anche l’anno rpecedente ci fu per lui lo scettro per i legni colpiti (ben dieci). Una mira da aggiustare forse, ma davvero di poco, affidandosi magari anche a qualche piccolo amuleto nella piena tradizione della cabala partenopea.
Magari non se ne parla, ma è bene accendere un piccolo faro su Manolo perchè nessuno dimentichi che Gabbiadini è e sarà il futuro dell’attacco azzurro per diversi anni.