La dura legge del calcio. La Bellezza del gioco non sempre paga

La grande bellezza. Così si può intitolare il Napoli di Maurizio Sarri. La nostra infatti è stata senza dubbio la squadra più forte del campionato italiano per numero di occasioni create, azioni manovrate e conclusioni verso la porta. Calcio totale, ovvero la “capacità di creare gioco“, un’identità di gioco a 365º imposta dal tecnico toscano. Il Napoli domina, costruisce numerose occasioni da gol e lo fa in tanti modi diversi. D’altronde la macchina creata da Sarri è la squadra che ha realizzato più gol (56) con la “capacità di creare gioco” come prima citato, ovvero su azioni manovrate e non nate da calci piazzati. Ma..la dura legge del calcio ci insegna che non sempre vince chi esprime il miglior gioco e l’esempio più lampante è proprio quello della Juve, che vince anche le partite che non merita di portare a casa, giocando male e magari segnando un gol fortuito (proprio come successe a Torino). Da Torino a Roma il filo che unisce le due partite è sottile, il Napoli non ha imparato la lezione, non ha saputo gestire il risultato che ormai era indirizzato sullo 0-0 e nei soliti minuti finali è arrivata la mazzata che ha riaperto il discorso secondo posto. Roba da matti se pensiamo all’andamento (di tutto il campionato)  della partita e alle occasioni avute da Gonzalo, ma vanificate guarda caso da un “super” portiere polacco che in tutto il campionato fin ora ha sempre subito gol, tranne proprio nelle due sfide con il Napoli. Il problema di questa squadra, forse, è proprio nell’ostinazione di voler sempre ben figurare in campo, di voler sempre giocare la palla ma, quando serve, il calcio è anche un fallo per stroncare un azione sul nascere, una spazzata difensiva per spedire il pallone più lontano possibile facendo passare minuti, senza badare troppo allo stile. La “cazzimma” questo è mancato in determinate partite questa stagione, perché se è vero che la voglia di vincere qualcosa di importante era tanta da parte del gruppo, è anche vero che nelle partite decisive (Juve, Milan, Fiorentina, Udinese, ed ultima Roma) il Napoli non è riuscito a compiere l’ultimo passo decisivo da grande squadra. L’idea di poter accarezzare uno scudetto, dopo quasi trent’anni dall’ultimo, è stata un pensiero fisso nella testa di tutti i tifosi, ancor di più quando il Napoli chiuse il girone d’andata in testa alla classifica, e per questo ad oggi è ancora difficile farsene una ragione pur sapendo che la rosa non fosse attrezzata per più di una competizione. I sogni son desideri di felicità che il presidente mai realizzerà.

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