IL SILENZIO ASSORDANTE DEL PRESIDENTE

E’ il momento più difficile da quando è a Napoli. Aurelio De Laurentiis si trova alle prese con una crisi di gioco e di risultati che forse nemmeno lui immaginava. Si è passati nel giro di poche settimane dal sogno mostruosamente proibito della Champions, al serio rischio di non centrare nemmeno l’obiettivo minimo della qualificazione Uefa. In questo lasso di tempo le dichiarazioni pubbliche del presidente azzurro si contano sule dita di una mano. Un silenzio che per certi versi ha indispettito anche il pubblico che, in un momento così delicato, vorrebbe delle rassicurazioni da parte di chi è a capo del club. De Laurentiis, invece, latita. Don Aurelio non critica ma nemmeno difende tecnico e calciatori, preferendo trincerarsi in un ambiguo mutismo. I motivi di questa “astinenza da intervista” possono essere tanti. Il vulcanico produttore cinematografico, evidentemente, conoscendo l’irruenza del proprio carattere, preferisce non presentarsi davanti a taccuini e microfoni a caldo per evitare di fare danni.

Questa strategia, però, non ci sembra la più corretta. De Laurentiis deve imparare a gestire le proprie emozioni, mettendoci la faccia anche quando le cose vanno male. Non stiamo dando del codardo al presidente, vorremmo solo una sua maggiore presenza in sala stampa anche quando le cose non vanno come si era preventivato. Il silenzio da solo adito a tante interpretazioni che, in momenti di crisi, non fanno altro che contribuire a rompere il giocattolo. Se la squadra ha deciso di andare in ritiro per ricompattarsi, una scelta del genere la dovrebbero fare evidentemente anche il presidente e Marino. L’idillio tra i due non sembra più solido come un tempo. Alla base della frizione, alcune scelte del d.g. poco gradite al numero uno azzurro. Su tutte la conferma di Reja ed un mercato non certamente brillante come quello dello scorso anno. Situazione questa che ha contribuito a far aizzare la tifoseria proprio contro De Laurentiis. I tifosi, infatti, lo rimproverano di essere troppo parsimonioso e di non voler investire per migliorare la squadra. Voci di dentro, invece, parlano di una situazione completamente opposta con De Laurentiis pronto a spendere e Marino che lo invita ad aspettare. Il Napoli è una società giovane e per crescere deve migliorare proprio in questo. C’è bisogno di una strategia di comunicazione chiara che eviti la rincorsa all’interpretazione e alla dietrologia. De Laurentiis in questo non ha da imparare da nessuno. Deve solo metterlo in pratica.

 

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