IL NAPOLI ORFANO DI BLASI BOCCHEGGIA A CENTROCAMPO
Neanche il tempo di compiacersi per i buoni risultati ottenuti in un ottobre a dir poco pericoloso viste le altisonanti avversarie, che gli azzurri tornano con i piedi per terra in una casa sempre meno sicura. Il pareggio pervenuto in extremis contro una Reggina, tanto brutta quanto efficiente, rappresenta un indicatore da non lasciare al caso: Non c’è da incantare le grandi sorelle, ma intimorire le piccole cugine. Il Napoli è un buon collettivo, ricco di elementi interessanti che vive degli spazzi offerti dagli avversari. I problemi si palesano quando ci si trova contro rivali coperte, ferrigne e decise a vivere di gioco di rimessa. Ecco, allora, che l’ ultima in classifica trova un vantaggio tanto inaspettato quanto cinico come quello di Vigiani e si è costretti a sperare in una giocata maiuscola del Pocho(vedi il rigore procurato ed il gol del pareggio). Così non va. Non è accettabile conquistare un unico punto in casa dopo le visite di diretti concorrenti alla salvezza come Cagliari, Genoa e Reggina.
Eh si, fa male dirlo, ma il Napoli prima di sognare lidi felici come quelli raggiunti per l’ultima volta dal nocchiero Lippi, deve costruirsi una carrozza sicura. Il dato evidente emerso dalla sofferta impattata contro la Reggina arriva dal centrocampo. Manca un costruttore di gioco, manca chi detta i tempi. L’ assenza di Blasi in mezzo al campo pesa troppo. Senza di lui la mediana sembra smarrita. Bogliacino sarà anche un validissimo centrocampista, ma non ha caratteristiche ne mezzi per sostituire l’ ex juventino. Sia concessa una domanda: Che fine ha fatto Gatti? Lo scorso anno il piccolo mediano aveva trovato non pochi estimatori grazie a buone prestazioni. Lo stesso Reja parlò delle capacità del buon Fabio nel costruire gioco e dettare i tempi alla manovra. Eppure il centrocampista umbro non ha ancora giocato una partita. Lo stesso discorso vale per Dalla Bona divenuto sempre più oggetto misterioso della panchina partenopea. Si finisce così per ritornare al leit motiv della passata stagione con il goriziano che invita i suoi ai lanci lunghi alla ricerca di una “spizzata” vincente del Pampa, invece di cercare manovre più ragionate per innescare gli avanti. Succede poi che un troppo convinto Calaiò rischi la crocefissione per un rigore sbagliato. La prossima settimana fortunatamente si va in trasferta, di contro il Palermo. La compagine rosa-nero testerà nell’ anticipo serale la voglia di rivalsa azzurra. Sia ben chiaro però, alla “Favorita” ci sono sconti per pochi.