GENOA- NAPOLI 2-3(76/77)
Uno dei campionati più entusiasmanti di sempre dall’ inzio del girone unico ( 1929 –’30 ), è stato senz’altro quello del 1976 –’77, che vide Juventus e Torino battagliarsi senza tregua dalla 1° alla 30° giornata, in un duello avvincente fatto di sorpassi e controsorpassi, che tenne col fiato sospeso tutta l’italica pedata. Con i due punti in palio, la Juve vinse lo scudetto a quota 51 contro i 50 del Torino, vale a dire che rispettivamente, le due squadre persero appena 9 e 10 punti nell’ intera stagione ! Quantomeno all’ inizio, anche il Napoli tenne botta, restando in corsa per il titolo sino alla sosta natalizia. Ma le due torinesi giravano a un ritmo folle, ed al giro di boa erano già pressoché imprendibili per tutte le altre, Napoli compreso. Alla guida degli azzurri, dopo il travolgente triennio di Luis Vinicio, era tornato Bruno Pesaola, ma il “ Petisso “ ( non certo solo per sua colpa ), non riuscì a far rendere i suoi come aveva fatto l’ avveniristico “ Lione “, profeta della zona e del bel calcio, chiudendo ( fra polemiche di ogni tipo ) malinconicamente al 7° posto. Il Genoa invece, dopo due anni di purgatorio in B, allenato da Gigi Simoni ( al Napoli nel 1996 –’97 ) era appena rientrato fra le “ sedici sorelle “ ( tante all’ epoca erano le squadre in A ),quando da fresca matricola, alla terza giornata ricevette la visita del Napoli, reduce da un bel 3 –0 inflitto al Verona di Ferruccio Valcareggi, ex tecnico della Nazionale . Sotto una pioggia battente, così in campo scesero le squadre : Genoa con Girardi, Secondini e Castronaro. Campidonico, Mattoni e Onori. Damiani, Arcoleo, Pruzzo, Rizzo e Chiappara. Il Napoli rispondeva con : Carmignani Bruscolotti, La Palma. Burgnich, Valvassori e Orlandini, Massa, Juliano, Savoldi, Vinazzani e Chiarugi. Il match fu presentato come la sfida fra Savoldi e Pruzzo, due dei bomber più in voga in quel periodo. Il grande ex dell’ incontro, al secolo “ Flipper “ Damiani, aprì le danze andando in rete dopo solo cinque minuti, con uno dei suoi classici guizzi. Il Napoli non si perse d’animo, ed al 21° un imperioso stacco di “ Beppe –gol “ Savoldi riportò il punteggio in parità. La rimonta divenne completa già prima della fine del tempo , grazie ad un autogol del capitano Onori al 38°, che deviò in rete un tiro di Vinazzani, ancor prima sbucciato dallo stopper Matteoni. In pratica un doppio autogol…Al riposo quindi : Genoa 1 – Napoli 2. Al 52° Massa fa letteralmente impazzire la difesa rossoblu, che non può fare a mano di stenderlo con Secondini. Savoldi si ripete e centra la doppietta personale. Sembra finita, ma è la volta di Pruzzo nel far valere le sue capacità, ed il futuro cannoniere della Roma accorcia le distanze al 64°. Nonostante i tentativi di Damiani e dello stesso Pruzzo nel finale, il punteggio rimase lo stesso : Genoa 2 – Napoli 3. E, come la classica ciliegina sulla torta, nel duello fra bomber, Savoldi battè Pruzzo per 2 –1…
STATISTICHE
Il Genoa ha vinto in 19 occasioni, l’ ultima delle quali lo scorso 13 settembre 2009 addirittura per 4 –1, in un match dove il protagonista maggiore fu l’ arbitro Tagliavento ( quello delle manette di Mourinho ). Dopo la severa espulsione inflitta al genoano Criscito al 28°, ed il vantaggio azzurro siglato da Hamsik al 41°, al 49° il furbo Sculli oltre a procurarsi un inesistente rigore, causò l’ assurda espulsione come ultimo uomo di Campanaro. Nel recupero del recupero così, il Genoa impattò su rigore il punteggio con Floccari ( sempre in gol contro il Napoli ). Nella ripresa poi, un tiro da 40 metri di Mesto portò in avanti i liguri al 54°. Nel finale in contropiede triplicò Crespo, e, dulcis in fundo, Tagliavento a quattro minuti dalla fine decretò un altro illogico penalty, che provocò un’ altra inconcepibile espulsione che toccò ad Aronica. L’ ex senese Kharja fissò dal dischetto il risultato su ( viste le circostanze in cui era maturato ) un inconcepibile 4 –1 finale. Erano gli ultimi fuochi del Napoli di Roberto Donadoni, poco prima dell’ avvento mazzarriano. Ben più lieto è l’ ultimo ricordo legato all’ ultimo pareggio, quello 0 –0 del 10 giugno 2007, che decretò la promozione di entrambe in serie A. Gli azzurri non si impongono invece dalla sera del 24 agosto 2001, turno inaugurale del campionato di B : un secco 2 –0 con Roberto Stellone gran mattatore, autore di una bella doppietta. Anche allora si giocò in anticipo : come pure sabato sera