Gattuso butta due punti, la difesa soffre l’indicibile. Osimhen ancora il migliore
Il Napoli stava per vincere la sua terza partita consecutiva involandosi quindi verso una tranquilla qualificazione in Champions League. Nel recupero, però, è arrivata la doccia fredda col pari del Cagliari. Match tiratissimo fino alla fine e complicatissimo tatticamente: il Cagliari ha imbrigliato gli azzurri per lunghi tratti, rimanendo in gara fino all’ultimo secondo. A nulla è servito un gran gol di Osimhen nel primo quarto d’ora. Gli azzurri hanno creato pochissimo nel primo tempo, per merito soprattutto di un Cagliari molto aggressivo in tutte le zone di campo. Sardi anche coraggiosi a livello offensivo: colpiscono un palo e sfiorano il pari con Pavoletti prima e Nandez poi a pochi attimi dall’intervallo. Nella ripresa, il Napoli prova a chiudere la partita ma è sfortunato e impreciso sotto porta: traversa di Demme, annullato un gol regolare ad Osimhen. Troppo leziosi gli azzurri, così come a Torino. E nel calcio, quando tieni in bilico un risultato che poteva essere messo in cassaforte senza troppi patemi, il pericolo di subire la beffa è sempre dietro l’angolo. Complimenti al Cagliari che ci ha creduto, che ha giocato una partita quasi perfetta: tatticamente ineccepibile la formazione di Semplici, che ha disputato un match gagliardo, provando almeno a portar via un punto dal Maradona prima dello scontro salvezza col Benevento. È ci è riuscita, con una partita maschia, con diversi duelli anche fisici; partita sporca, che il Napoli non ha saputo portare a casa. La strada per la Champions è di nuovo, clamorosamente, in salita.
PAGELLE
Meret 7: miracoloso nel finale di primo tempo, opponendosi due volte nella stessa azione al Cagliari, prima respingendo un colpo di testa ravvicinato di Pavoletti, poi deviando in qualche modo la ribattuta a colpo sicuro di Nandez. A due minuti dal 90′ fa una paratona che poteva salvare il risultato. Nulla ha potuto di fronte all’assedio del Cagliari.
Di Lorenzo 5,5: meno propositivo delle ultime uscite, sia perché Lozano gli occupa la corsia (a differenza di Politano che invece gli concede la sovrapposizione esterna), sia per la grande aggressività del Cagliari che nel primo tempo non ha lasciato respirare gli azzurri. Non a caso, quando Politano subentra a Lozano, l’ex Empoli torna a correre sul suo binario e nel finale tenta un gol da applausi, alla Maicon.
Manolas 5: regala l’assist a Zappa che per sua fortuna centra il palo a tu per tu con Meret, dopo un anticipo tardivo su Pavoletti che gli stava prendendo il tempo.
Koulibaly 5: sul colpo di testa di Pavoletti che poteva valere il gol del pari si fa superare come un pollo; non impeccabile in marcatura, forse anche per colpa di una botta alla testa in uno scontro con Zappa.
Hysaj 5: oramai ha preso confidenza con la corsia di sinistra, anche se non è proprio la sua zona di competenza. Contiene un avversario non semplice come Nandez, mentre in appoggio si limita al compitino. Dorme insieme a tutta la linea difensiva sull’inserimento di Nandez.
Fabian 6: inizio sottotono, perde qualche pallone e soffre un po’ la fisicità dei sardi. Troppo lento nel far girar palla: meno bene rispetto alle ultime eccellenti prove.
Demme 7: è lui a recuperare la seconda palla in occasione dell’1-0 di Osimhen. Metronomo perfetto di questa perfetta, capace di fare il bello ed il cattivo tempo: quantità ma anche qualità nelle giocate offensive. Meritava il gol con una fucilata da fuori area, ma la traversa gli nega la gioia personale. Onnipresente.
Lozano 6: si divora un gol praticamente fatto, è ancora lontano dalla sua migliore condizione. Talvolta gioca un po’ troppo per se stesso e la squadra ne risente nello sviluppo della manovra- d’altronde stava abituandosi ad un giocatore più di palleggio come Politano.
Zielinski 6: in ombra nei primi venti minuti, fatica a trovare la giusta posizione tra le linee a causa della folta densità nel mezzo dei sardi. Cresce nella ripresa quando le squadre s’allungano ed ha più spazio per guardare la porta e tentare qualche conclusione. In generale, però, oggi un piede meno sensibile del solito.
Insigne 6,5: assist al bacio per la rete del vantaggio. È un costante punto di riferimento per i compagni quando c’è bisogno di rallentare i ritmi e riorganizzare le idee. Nella ripresa poteva far meglio col suo classico tiro a giro.
Osimhen 7,5: un gol da attaccante di razza, da centravanti vero, anche raffinitato stilisticamente parlando: controllo col destro, protezione col corpo e zampata col mancino. Ottavo centro stagionale: doppia cifra ad un passo. Sta migliorando a vista d’occhio, anche tecnicamente è più bello da vedere. È l’unico a tirare verso lo specchio della porta e sfiora anche più volte la doppietta.
Politano 6
Mertens sv
Bakayoko sv
Elmas sv
Gattuso 5: quando la squadra non vince anche perché si abbassa nei minuti finale soffrendo l’indicibile contro una squadra che rischia di retrocedere l’allenatore non può essere esente da critiche. Azzurri meno brillanti rispetto a qualche partita fa, ma ancora una volta dimostra di non saper imparare dai propri errori: Gattuso non riesce proprio a rendersi conto che il Napoli non sa difendere basso e che nelle aree di rigore può sempre accadere di tutto. Due punti buttati che possono costargli la mancata qualificazione in Champions League.