“EL MOTA” GARGANO: ANCHE LUI SPINGE PER IL RINNOVO

L’immobilità parziale del Napoli sul fronte mercato potrebbe essere spiegata,in parte, con le vicissitudini riguardanti gli spigolosi casi dei rinnovi di alcuni dei suoi tesserati. Si è parlato del numero uno Morgan De Sanctis e del difensore Hugo Campagnaro. Non ultimo il caso riguardante Walter Gargano. “El Mota”, punto fermo della squadra partenopea, come testimoniano le quarantasei presenze della passata stagione, ha un contratto in scadenza nel 2015. Classe ottantaquattro, l’uruguaiano, dopo un momento di crisi vissuto proprio un anno fa con gli arrivi di Inler e Dzemaili che rischiavano di relegarlo al ruolo di scalda panchina, ha saputo riprendersi grazie alla sua proverbiale grinta, sfoderando prestazioni con la “P” maiuscola durante tutta l’annata, divenendo punto inamovibile ed uno dei simboli della squadra. Il suo entourage di agenti, non ha mancato di perdersi questa ghiotta occasione, facendo presente a chi di dovere dell’impegno messo dal proprio assistito nella causa partenopea, senza dimenticare di far presente che le sue performance non sono passate inosservate. Un anno fa fu la fiorentina a chiedere sue informazioni, cercando di approfittare del lieve momento di flessione della liaison Gargano-Napoli, mentre oggi i pericoli vengono maggiormente dalla Germania. Alessandro Lucci, agente del centrocampista tuttofare degli azzurri, ha parlato di diversi club della Bundesliga interessatesi al suo assistito; su tutti l’Amburgo. Ma da qui ad una sua imminente cessione ce ne passa di acqua sotto i ponti. Il numero ventitre azzurro ha sempre manifestato quelle che sono le sue intenzioni: restare al Napoli e continuare a far parte di un progetto vincente che lo vede tra i protagonisti. Ciò nonostante, il desiderio di rinnovare il proprio contratto, magari con un piccolo ritocchino, non può rimanere inespresso. Ed allora è scontato pensare ad un prossimo incontro tra il direttore sportivo Riccardo Bigon, anche lui fresco di rinnovo, e l’agente del calciatore che, seppur prossimo alla soglia dei trent’anni, merita sicuramente di continuare la sua avventura in azzurro, in virtù soprattutto di quanto fatto con indosso quella maglia che il buon Walter non ha mancato di definire come una “seconda pelle”.