DOVERE COMPIUTO ALL’ULTIMO RESPIRO

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Giocarsi il match ball in casa dei modesti svedesi, è una situazione cui molto squadre avrebbero sognato di vivere. Gli azzurri sembrano subito recepire l’invito passando in vantaggio al 20’ con Dzemaili, ma da quel momento in poi viene fuori il lato oscuro dei partenopei. Inizia a sbandare pericolosamente Aronica su Bangura, che per fortuna non approfitta del cadeau. Ma tutto ciò è solo il prologo al pareggio, con Danielsson, lasciato solo in area, che di testa trova una traiettoria beffarda che inganna Rosati, parità e tutto da rifare. Intanto ci si chiede a cosa serva in mezzo al campo un Donadel che gioca solo ad abbattere gli avversari e un Vargas che risulta un oggetto totalmente avulso dal gioco. Nella seconda frazione mister Mazzarri decide di inserire più qualità con Inler, Zuniga e nel finale Hamsik, ma la musica sembra non cambiare più di tanto. Aronica riesce a farsi espellere per un intervento assurdo su Bangura, il buon Totò sembra ormai aver dato il meglio nella sua carriera causa una lucidità che spesso lo abbandona. Gli svedesi attaccano a testa bassa cercando una vittoria che li tenga aggrappati alla speranza qualificazione, ma al 93’ Cavani viene atterrato in area da Karlsson, rigore sacrosanto che il Matador trasforma nello stadio dove Pelè vinse un mondiale, rete qualificazione e tutti a casa. Tutto ciò perché intanto gli ucraini del Dnipro, in casa del Psv, vincono 2-1 con reti di Seleznyov e Konopljanka, chiudendo cosi al primo posto. Oltre la vittoria non c’è molto da sorridere per quello che gli azzurri hanno fatto vedere in campo, con l’ ennesima prestazione delle riserve al limite dell’indecenza e un gioco che latita in maniera spaventosa. In un girone con delle squadre dal tasso tecnico molto basso, siamo riusciti a compiere il nostro dovere soffrendo più del dovuto. E’ stato un banco di prova importante per testare i sostituti, e il responso finale parla di grande delusione. Purtroppo i vari Donadel, Vargas, Dossena, El Kaddouri, Uvini, Aronica e Rosati,non sono assolutamente all’altezza dei titolari, e in ottica rinforzi bisogna fare bene nel mercato di gennaio. Questa squadra ha in rosa un calciatore mostruoso, Edinson Cavani, 81 reti in 111 presenze costituisce un bottino da far arrossire tutte le statistiche possibili. Con un terminale del genere si potrebbe arrivare ovunque, a patto che intorno a lui, ad Hamsik e altri calciatori che promettono bene, si costruisca e si facciano innesti che aumentino la qualità della rosa In un campionato italiano che non eccelle come negli anni d’oro, si può e si deve fare molto di più. Lunedi alle 19 ci attende la difficile trasferta di Cagliari, e da li che il Napoli deve ripartire per dimenticare la beffa in casa contro il Milan. Sperando di non rivedere più certi errori in difesa e dei cali di concentrazione che possono costare tanto, perché caro Napoli, non tutti gli avversari si chiamano Aik Solna.

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