BALLA COI LUPI

Dove eravamo rimasti? Con la Fiorentina alle calcagna e con la Roma lontana. Champions diretta quasi utopica, poi la partita trappola a Catania. E così, dopo la lettura della formazione iniziali, i brividi sono divenuti ancora più intensi. Turn over, coraggioso e inaspettato, tanto da poter offrire una carta (l'ennesima) a chi era pronto a recitare il de profundis. Ha vinto lui invece, il Rafa che ama prendersi rischi, anche in un momento delicato, soprattutto per quel che concerne i risultati. E il primo tempo, finito in goleada, ha eletto protagonisti inattesi. Duvan con due gol, poi Henrique, nonostante le precarie condizioni fisiche legate ad un brutto scontro fisico nel corso del primo tempo. Le bollicine dei primi quarantacinque minuti di gioco non possono bastare per trattare con sufficienza la ripresa che ha irritato oltremodo lo stesso spagnolo, giustamente spazientito per l'atteggiamento di una squadra che troppo frettolosamente ha tirato i remi in barca e ha praticamente smesso di giocare. La gestione della gara lascia quasi basiti, l'ordinaria amministrazione ha sfiorato i contorni di un incubo che ha seriamente rischiato di concretizzarsi. La stizza di Reina la dice lunga. Pensiero alla Juventus? Probabile ma non ammissibile a certi livelli. Il Napoli ha rischiato di compromettere il risultato, ha restituito fiducia a una squadra derelitta, fischiata dai suoi stessi tifosi, inferociti con Andujar, partenopeo con oltre tre mesi di anticipo. Note amare che non cancellano il sorriso legato alla vittoria e alla classifica. Tanti saluti alla viola che si era ripromessa di compiere l'impresa ma poi è miseramente caduta tra le mura amiche contro il modesto Milan, capace di imporsi con un secco due a zero. E un avviso alla Roma, costretta ancora a sudare per blindare l'accesso diretto all'Europa che conta. Si, si gioca ancora per il secondo posto, a dispetto di chi, troppo presto, aveva chiuso un discorso per aprirne un altro, decisamente meno interessante. Prossimo appuntamento al San Paolo contro i bianconeri, con la squadra di Garcia impegnata a Reggio Emilia contro il Sassuolo: la corsa è aperta.