UN SUPEREROE PER SALVARE IL CATANIA

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Non c’è pace ai piedi dell’Etna. Il Catania è stato protagonista di un girone d’andata superbo, tanto da azzardare ipotesi di clamorosa qualificazione europea. Poi però sono iniziate forti scosse sismiche che hanno minato alle fondamenta l’ottimo lavoro fatto fino a quel momento da Silvio Baldini. I siciliani hanno iniziato a non vincere più e anche lo stadio Massimino da fortino inespugnabile si è trasformato in barcollante colabrodo. Fino all’eruzione finale, dopo la sconfitta interna col Torino che ha portato ad una separazione quasi consensuale fra tecnico e società, per dare una scossa e provare a raddrizzare un campionato non del tutto compromesso.

Ecco quindi Walter Zenga, scelta discutibile per una squadra che ha bisogno di stabilità più che di fascinose scommesse. L’ex portiere dell’Inter è una vera e propria incognita: nonostante gli ottimi risultati nell’Est Europa non ha mai allenato in Italia, quindi la sua riuscita alla guida di una pericolante è tutta da verificare. Così come è da prendere con le molle la formazione tipo, è probabile che il tecnico inizialmente sperimenti molto per testare le risorse a sua disposizione. In porta dovrebbe essere confermato il napoletano Polito (28), una delle rivelazioni di questo campionato. Davanti a lui ci sarà il giovane centrale argentino Silvestre (23), che fino a gennaio vestiva la maglia del Boca Juniors; e il navigato Stovini (31), difensore veloce e di ampia esperienza. Sulla fascia destra un altro napoletano, Sardo (28), che con prestazioni convincenti ha strappato la maglia da titolare dopo tanta panchina la scorsa stagione. A sinistra il talento, la corsa e il gran piede del peruviano Vargas saranno un pericolo costante per gli azzurri, interessante la sfida con Mannini. Il centrocampo è un po’ un rebus: gli interpreti dovrebbero essere gli stessi, ciò che è in dubbio è lo schieramento. Qualora Zenga decidesse di adottare il “rombo” il ruolo di vertice basso sarebbe svolto dal geometrico argentino Izco (25). Ai lati due mediani di corsa e sostanza; sicuro del posto il più tecnico Giacomo Tedesco (31), vecchia conoscenza del calcio partenopeo. Dall’altra parte c’è in dubbio capitan Baiocco (33), che viene dall’infortunio. Se manca lui il suo posto sarà preso dal ghanese Edusei (31) che incarna le stesse caratteristiche di grinta e fisicità del compagno. C’è poi il fantasioso Colucci (27), sarà lui la variabile tattica del Catania: vertice alto di centrocampo o attaccante aggiunto in un 4-3-3? Sarà in ogni caso da temere, come tutti i giocatori tecnici e fluttuanti che il Napoli ha sempre dimostrato di soffrire. Così come l’imprevedibile “Malaka” Martinez (25), uno che quando non è infortunato sa fare molto male. Terminale offensivo sarà l’ariete Spinesi (30), autore di una stagione strepitosa lo scorso anno; quest’anno invece gioca più per la squadra e il suo rendimento in zona gol ne risente non poco.

Difficile quindi capire quale sarà la chiave tattica della gara. Le individualità di spicco dei catanesi sono senz’altro Vargas e Martinez, il primo temibile anche sui calci da fermo, l’uruguagio veloce ed estremamente tecnico. Fortunatamente su di loro ci saranno due dei migliori elementi a disposizione di Reja, vale a dire Mannini e Santacroce. Spinesi non dovrebbe essere un problema per Domizzi e Cannavaro, attenzione però a Colucci. Nel Napoli le soluzioni per far male sono le solite: gli inserimenti di Hamsik, la freschezza e la velocità di Lavezzi. Ma in fondo, a salvezza già acquisita, il risultato conta di meno: sarebbe bello quindi poter vedere un Napoli d’assalto che non ha paura dell’avversario.

Probabile formazione (4-3-1-2): 16 Polito; 2 Sardo, 5 Silvestre, 6 Stovini, 7 Vargas; 13 Izco, 17 Baiocco (8 Edusei), 19 Tedesco; 9 Colucci; 25 Martinez, 24 Spinesi.    All. Zenga

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