Tatticamente – Il Napoli di Allan
Tanto spettacolo nel secondo tempo col la Lazio, e poi la calma piatta di Napoli-Spal. Sono gli umori del campionato, del Napoli che sembra dire ‘è tutto sotto controllo’. Neanche dieci minuti per sbloccarla e più d’ottanta per (non) chiuderla. Stavolta, l’approccio alla partita è deciso e decisivo: il gol d’Allan subito; il forcing per raddoppiare; la sensazione d’un controllo assoluto. Risultato bugiardo, ma statistiche fin troppo sincere: la Spal calcia una sola volta in porta – mai in area di rigore -, il Napoli ben 19 tra bersaglio centrato e tiri fuori. Ci si potrebbe fermar qui: in sintesi, il racconto d’una match analysis scontata; pleonastico confrontare numeri così estremi. Una lavagna (tattica) che pare uno specchio; quello della classifica (e viceversa) e del nostro calcio. Una volta esistevano la garra ed il contropiede; oggi basta un ko di misura – invece d’una imbarcata – per salvare l’onore e la panchina. Una volta esisteva anche un altro Napoli, quello de “Il circo”, i triangoli e le catene, i trapezisti ed i giocolieri lì davanti. Oggi è un Napoli un pò più Allegri e più Allan. Pragmatico, esteticamente concreto come il primo; maturo, cresciuto come il secondo. Il brasiliano è l’ultimo firmware che mancava. La quadra del cerchio, il puzzle finalmente completato.


