SPAL: UNA SQUADRA VOTATA ALL’ATTACCO
Beh, volendola mettere su un piano prettamente ironico, non si può non evidenziare come questa che culminerà con la trasferta di Ferrara con la Spal è una settimana che risveglia in coloro che con affetto seguono le vicende del Napoli qualche spettro inquietante di un passato che tuttora ci si augura definitivamente alle spalle. Prima l’inopinata ed irritante sconfitta in quel di Fermo, che così come quella targata Bandieri di qualche stagione fa propone le topiche di un estremo difensore azzurro, nella fattispecie Belardi, poi la trasferta di Ferrara, al cospetto di una squadra che in panchina è guidata da un ex che in pochi, alle falde del Vesuvio, rimpiangono. Massimiliano Allegri, uno degli uomini simbolo di quel Napoli dei record (negativi, s’intende) targato Mutti-Mazzone-Galeone-Montefusco, riemerge dal passato azzurro come uno spettro inquietante, a caccia di gloria nelle vesti di tecnico spallino per prolungare la crisi della formazione di Ventura. Pupillo di Galeone, che ha seguito in quasi tutti i suoi spostamenti lungo lo stivale, Allegri ricorda il suo maestro anche nello stile d’allenamento. Zona e 4-3-3 puro, così come predicava il tecnico originario di Bagnoli, una squadra che rappresenta un discreto mix di gioventù, esperienza e gente che si gioca l’ultima chance della propria carriera. Pur nel contesto di un campionato da disputare all’insegna della più assoluta tranquillità. Proprio quanto richiesto al tecnico nell’estate scorsa dal ds Ranzani, motore e cervello della società, specie dopo i guai giudiziari di patron Pagliuso. Ciò non toglie che i biancocelesti sono una di quelle squadre da prendere seriamente con le molle. Tante vecchie conoscenze quelle che si frapporranno domenica prossima dinanzi al cammino azzurro. A partire da Tommaso Tatti, punto di riferimento di un reparto avanzato che può contare anche sull’estro del giovane e promettente Cunico e dell’ottimo Andy Selva, nazionale della Repubblica di San Marino. Per proseguire con la fantasia di Alessio Pirri, promessa mai mantenuta del calcio italiano, ex Salernitana e Savoia; con il mediano La Canna (ex Reggina e Cosenza) e con i difensori Milana e Sadotti (ex Milan), tanto per gradire. Una compagine, alla fine dei conti, che lascerebbe supporre ad un’accozzaglia di elementi sul viale del tramonto, demotivata e senza molto da dire. Già, ma il pericolo che trovarsi davanti il Napoli possa conferire nuovi stimoli a Tatti e compagni è forte. Ventura è avvertito…