UN GRIFONE SEMPRE PIU’… PREZIOSO

La tentazione di schierarli tutti e subito sarà forte, ma è probabile che alla fine Gian Piero Gasperini decida di non stravolgere quel 3-4-3 che in queste settimane è stato arricchito da un rinforzo per reparto: Masiello per la difesa, Carobbio per il centrocampo, Leon per la trequarti e Di Vaio per l'attacco. Un poker di cadeaux impacchettati dal vulcanico Enrico Preziosi, più deciso che mai a conquistare la serie A passando per la porta principale, tanto che nelle ultime ore di mercato non sono esclusi altri colpi ad effetto. Nel frattempo, Gasperini ragiona su quello che ha (e non è poco), un gruppo che gli ha assicurato il secondo miglior attacco (33 gol) ma anche la quarta peggior difesa (26 gol) del campionato. Gli equilibri sono quelli di un gioco spregiudicato per definizione, che ama mettere alle corde l'avversario sfruttando l'agilità e la velocità di una squadra che se in giornata strappa applausi a scena aperta. Il tecnico si arrabbia se vede un lancio lungo che supera i venti metri: il possesso palla e la fantasia negli ultimi trenta metri, oltre che le fulminee accelerazioni sulle fasce con gli inserimenti degli attaccanti, sono le armi attraverso le quali il Genoa ha fatto divertire conquistando 35 punti in 20 giornate. La difesa non preoccupa Gasperini, anche perché molti dei gol subiti sono arrivati quando in porta c'era Barasso, che ha fatto le valigie sostituito dal "secondo" Rubens Fernando Rubinho ('83), brasiliano con scarsa esperienza nel calcio italiano ma con buoni trascorsi nel suo paese natio. Difesa con una linea "a tre" pura, centrali larghi a coprire trenta metri di campo, pronti a rispondere alle ripartenze avversarie. Il comando delle operazioni è affidato al napoletano d'adozione ed ex azzurro Gaetano De Rosa ('73), grande esperienza in A e B senza mai dimenticare il vizietto del gol neanche quando negli ultimi due anni si trattava di salvare la Reggina. Al suo fianco, a destra trova posto un altro elemento scafato come Francesco Bega ('74), reduce dall'esperienza biennale di Cagliari ed in passato già alla corte di Preziosi con un Como capace di arrivare in carrozza nel calcio che conta. Molto più giovane ma col futuro assicurato sembra Domenico Criscito ('86), napoletano timido fuori ma leonino in campo. Cresciuto nel vivaio del Genoa, è poi passato nella Primavera della Juventus, squadra che si è assicurata il suo cartellino per l'anno prossimo. Il nuovo Cannavaro è elegante, sicuro e sfrontato, tanto che nessuno gli darebbe vent'anni.

Anche il centrocampo è ottimamente assortito, sebbene prevalga l'esperienza sul talento. In regia ai piedi buoni e alle geometrie di Omar Milanetto ('75), approdato in Liguria dopo essersi svincolato dal Genoa, il dt Alessandro Gaucci ha accoppiato la grinta e la quantità di Manuel Coppola ('82), uno dei pochi reduci del campionato di C1. Sulle fasce, a destra corre Marco Rossi ('78), tecnicamente uno dei migliori esterni del campionato al quarto anno in Liguria, mentre a sinistra sgroppa il croato Ivan Juric ('75), pupillo di Gasperini che lo ha allenato per tre anni a Crotone.

 

In attacco, il tecnico è pronto a lanciare nella mischia sia Julio Cesar Leon ('79) che Marco Di Vaio ('76), passando di fatto ad un 3-4-1-2 che potrebbe esaltare al meglio anche le caratteristiche di Bolzan Adailton ('77). La fantasia del funambolico honduregno ex Reggina, il fiuto del gol proprio dell'ex monegasco e la concretezza del carioca (15 gol lo scorso anno a Verona) sono pronti ad accendere ancora di più l'entusiasmo di un popolo che non vede il paradiso da troppi anni, senza dimenticare una panchina di qualità (Masiello, Stellini, Carobbio, Fabiano, Botta, Greco…) pronta a rappresentare validissime alternative nella corsa verso la A. 

 

La probabile formazione (3-4-1-2): Rubinho; Bega, De Rosa, Criscito; Rossi, Coppola, Milanetto, Juric; Leon; Di Vaio, Adailton. All.: Gasperini

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