SORPASSO MANCATO ALLA JUVE, MA LE SERIE POSITIVA CONTINUA
Sarebbe stato troppo, non si poteva chiedere di più alla Dea bendata. Vincere su un campo difficile come quello di Rimini, inviolato in questa stagione, e sorpassare la squadra leader di questo campionato. Una Juventus che perde clamorosamente e pesantemente contro il Brescia, sul campo neutro di Mantova, terreno di gioco che si dimostra territorio nefasto per gli uomini di Deschamps che qui hanno subito le uniche due sconfitte del campionato cadetto.Poteva essere la giornata dell’allungo per gli uomini di Reja ma contro il Rimini è stata battaglia dura dall’inizio alla fine, una partita maschia e caratterizzata dall’agonismo più che dal bel gioco, fortemente condizionata dal forte vento che per tutta la partita ha soffiato sul “Romeo Neri”.Ancora una volta il Napoli inizia attendendo gli avversari e subisce la velocità degli attaccanti Romagnoli, con Ricchiuti a fare il bello e cattivo tempo. Ma è il solito Napoli che alla fine esce fuori e mette in apprensione gli avversari. Questa volta però ci si mette la scarsa vena di De Zerbi e l’infortunio di Gatti a rovinare i piani di Reja e il Napoli torna ad essere squadra incapace di creare gioco, scialba e deconcentrata. Una grande quantità di palloni persi ed il pressing del Rimini hanno messo in ansia gli azzurri che anche sul piano disciplinare ne hanno pagato e ne pagheranno le conseguenze. Ben 4 gli ammoniti tra le fila partenopee e tutti e quattro le ammonizioni a carico di giocatori diffidati. Ammonizioni che in gran parte potevano essere evitate e che costringono Reja a correre ai ripari nella delicata sfida casalinga contro il Vicenza di Gregucci, martedì prossimo al S. Paolo.
Un intero reparto, quello difensivo, da ridisegnare e che costringerà ad apportare modifiche anche all’assetto del centrocampo. Saranno squalificati Cannavaro, Maldonado, Domizzi e Gatti. Soprattutto l’assenza del regista umbro, unico giocatore capace di far girare la squadra, sarà pesante per gli equilibri tattici generali.Per la difesa il tecnico goriziano dispone di valide alternative e di uomini duttili.Molto probabile l’arretramento di Grava e Savini sulla linea di difesa, con Garics o Trotta a contendersi una maglia per la fascia destra di centrocampo. A sinistra forse Reja darà spazio a Rullo, giocatore che appena arrivato da Lecce è stato gettato nella mischia ma che poi è stato lasciato nel dimenticatoio, anche per non rovinare i ritrovati equilibri di squadra. Le scelte tecniche dipenderanno molto da che Vicenza Reja si aspetta al S. Paolo. I biancorossi veneti, dopo l’arrivo di mister Gregucci, sono in prepotente ascesa, essendo la squadra che ha totalizzato più punti nel girone di ritorno (ben 11 sui 15 complessivi a disposizione) e che è arrivata, con il pareggio interno contro il Mantova, al 7° risultato utile consecutivo, con 5 vittorie e 2 pareggi. Da tenere sott’occhio gli uomini della riscossa veneta: dall’ indimenticabile veterano Stefan Schwoch, a promesse del calibro di Foti e soprattutto di Paonessa, trequartista veloce ed imprevedibile, capace di mettere in apprensione un reparto in piena emergenza e ancora da collaudare.
Il pareggio di Rimini potrebbe aver condizionato soprattutto la gara col Vicenza che forse, nonostante la posizione in classifica, e la squadra peggiore che il Napoli potesse incontrare in questo momento di gravi assenze. Sarà Reja a decidere che Napoli scenderà in campo ed alla fine sicuramente prevarrà il disegno tattico che sta dando frutti così importanti. Squadra che baderà al sodo e che confiderà nei suoi uomini maggiormente dotati, sempre con un occhio ai pericoli che verranno da una squadra veloce come quella veneta che, a questo punto, date le premesse, fa più paura del Rimini. Staremo a vedere cosa tirerà fuori il mago Reja dal suo cilindro, sperando che, nonostante il turno infrasettimanale, in un orario poco favorevole, non manchi l’irrinunciabile apporto del pubblico del S. Paolo, per una gara che si prospetta ancora di più insidiosa e difficile di quanto si possa immaginare.