SI RIAPRONO LE PORTE DEL SAN PAOLO

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Napoli-Frosinone si giocherà in un San Paolo a porte aperte. La Commissione Disciplinare ha rivoltato quasi del tutto la decisione del Giudice Sportivo di C che aveva comminato la chiusura del San Paolo in occasione dell’ultima partita interna a causa degli striscioni anti-Carraro ("Carraro infame") apparsi in Curva B contro il Perugia. Niente porte chiuse, ma ammenda che cresce: da 20 a 50mila euro. Questa volta, la linea dell’avvocato Mattia Grassani ha prevalso. Il legale scelto da Marino ha fatto valere precedenti giurisprudenziali che dimostravano come la pena inflitta al Napoli fosse eccessiva e incongruente. "In altre situazioni, più gravi di quelle verificatesi al San Paolo, il giudice sportivo è stato molto più indulgente, perché non doveva esserlo con noi?". Questo l’interrogativo del difensore del Napoli davanti ai giudici, dove però ha saputo dimostrare –grazie anche al lavoro di Marino e Vallefuoco- che la società partenopea c’entrava poco con tutto quanto successo, poiché "ha assunto un comportamento attivo nel prevenire e filtrare l’ingresso degli striscioni in curva", ed al momento topico "si è data da fare per la loro rimozione". Rimozione che si è verificata molto prima della chiusura del match, a differenza di quanto aveva segnalato l’arbitro Salati nel referto. La collaborazione tra club e polizia per ripristinare l’ordine ha rappresentato un ulteriore attenuante per il Napoli, così come è prevalso il concetto relativo alla premeditazione della tifoseria che ha esposto gli striscioni e fatto partire la contestazione senza che ci fosse alcun riferimento con quanto accadeva in campo.

Ricorso accolto per la felicità di tutti. "Abbiamo lavorato tanto in questi giorni, avevamo attenuanti forti e alla fine l’abbiamo spuntata", ha commentato l’avvocato Grassani. "Ha prevalso il buon senso, sarebbe stato un danno eccessivo per i tifosi del Napoli e la società", ha comunicato il dg Marino che ha subito informato De Laurentiis. Il patron, assente col Perugia, non voleva perdersi la festa-bis (ma non si era detto che non si festeggiava?…). Anche da Frosinone gridano "giustizia è fatta", fregandosi le mani per l’incasso che porteranno a casa. Le motivazioni della sentenza della Commissione Disciplinare saranno rese note mercoledì, il Napoli avrà poi 7 giorni per proporre appello alla CAF per chiedere la riduzione dell’ammenda pecuniaria, cresciuta del 150 per cento.

E’ andata bene alla Napoli del pallone. Che ha rischiato grosso. Molte polemiche aveva suscitato la decisione del Giudice martedì, la chiusura dello stadio è apparsa a molti inconcepibile, eccessiva, fuori luogo. Qualcuno ha forse anche esagerato nei commenti e nel gridare allo scandalo. Napoli era avvisata (stadio in diffida), un altro passo falso e sarebbe scattata una sanzione dura e pesante (che tutti ci aspettavamo). Ma nessuno voleva accettare. Adesso, però, basta con Carraro che ha le sue colpe ma anche il coltello dalla parte del manico. "Lasciamolo stare", ha esortato il sindaco Iervolino. Ai tifosi, dunque, va consigliata l’indifferenza verso l’uomo che ha ricoperto più cariche di tutti, o quasi, in Italia. Al Napoli società va consigliato di riallacciare i fili col Palazzo. Macalli si è divertito tanto in questi due anni, "braccio armato" di un corpo ostile verso il Napoli la scorsa estate. Il nuovo Napoli deve riconquistare peso in Federazione, la promozione in B dovrà fungere da trampolino verso posizioni più consone al blasone del club nelle stanze dei bottoni.

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