SERVE UNA SCELTA CHIARA PER IL CENTROCAMPO

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La convincente vittoria di La Spezia può costituire un vero e proprio punto di svolta per la stagione del Napoli e per la definizione tattica della squadra.
Inutile negare che nonostante il brillante inizio di stagione, la squadra di Edy Reja ha ben presto mostrato che a centrocampo c'erano dei chiari scompensi tattici: squadra troppo sbilanciata con il Treviso ed ancor più a Piacenza, troppo accorta e poco propositiva ad Arezzo, in completa confusione contro la Triestina, complice l'assenza di De Zerbi.

Certo, forse è stato pagato fin troppo lo sforzo fisico della Coppa Italia e della partita con la Juve in particolare, ma la non brillante condizione fisica non basta a spiegare questo inizio di campionato con il freno a mano tirato, almeno fino a La Spezia.
Il vero problema era tattico e proprio la trasferta ligure, complice ancora una volta la condizione precaria di De Zerbi, partito dalla panchina, ha fatto finalmente chiarezza: Mariano Bogliacino è un fior di calciatore e dà il meglio di sé quando gioca da regista, a cavallo tra la linea dei centrocampisti e gli attaccanti. Farlo giocare davanti alla difesa, alla Pirlo, significa svalutarne completamente il ricco repertorio tecnico ed esporre la difesa a brutte figure per mancanza di adeguata copertura.

Nicolas Amodio, altro pezzo pregiato uruguagio a disposizione di Reja, si è dimostrato più volte perfetto nel ruolo di puntello del centrocampo, schierato a protezione della difesa, dove ruba palloni, lotta ma nello stesso tempo dialoga con i compagni di reparto, imposta il gioco, fornisce sostanza, muscoli e piedi buoni in un reparto nevralgico del campo. Montervino e Dalla Bona fanno la loro parte e, dunque, il centrocampo, quel centrocampo schierato a La Spezia, sembra il più idoneo a dare equilibrio a tutta la squadra.

E De Zerbi? La classe cristallina del bresciano, la sua genialità, la sua imprevedibilità sarebbe un vero scempio sbatterla in panchina, dandogli magari la possibilità di esprimersi nel'ultima mezz'ora. Serve allora una scelta chiara da parte del tecnico goriziano. Vista la poca brillantezza in questo momento di Bucchi, De Zerbi potrebbe essere impiegato come seconda punta al fianco di Calaiò nell'attuale 4-3-1-2 oppure come seconda mezzapunta al fianco di Bogliacino in un interessante 4-3-2-1, magari formato trasferta.
Un terzetto di giocatori funambolici come Bogliacino, De Zerbi e Calaiò in fase d'attacco farebbe venire il mal di testa a parecche difese e il sorriso sulle labbra ai tifosi azzurri.

Ci piacerebbe sapere come intende, Reja, risolvere la questione del centrocampo e come impiegherà, d'ora in poi, Bogliacino e De Zerbi. Domenica prossima, contro il Rimini, sapremo.

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